Dopo un periodo di lavoro (breve, purtroppo, ma
intenso) mi ci voleva un’immersione nella natura. E oggi la natura mi ha
offerto una varietà di paesaggi e di atmosfere come raramente accade in un solo
giorno.
Nebbia fitta, sole e azzurro e un tramonto
diversificato nel tranquillo specchio delle torbiere con un’esplosione
finale di colori. Che si può volere di
più?
Parlando sotto metafora, ma neanche troppo:
quando nella fredda pianura la nebbia mi entra fino alle ossa, preferisco
arrampicarmi sulla montagna per ricercare il sole e l’azzurro, e godermi il
panorama magico del mare di nuvole sotto di me.
Non voglio rimanere troppo a cullarmi nella
malinconia e nella solitudine della nebbia che mi oscura la vista. Preferisco
vedere, deliziarmi con gli occhi, il senso che prediligo. Certo, risalire la
montagna comporta fatica e sudore, e inoltre nessuno mi garantisce che anche la
cima non sia avvolta dalla nebbia.
Tuttavia non tutti vogliono o possono affrontare
questa fatica. Non tutti hanno lo spirito o le condizioni fisiche per farlo.
Del resto non è nemmeno obbligatorio o necessario per tutti il desiderarlo.
Si può stare anche nella nebbia più a lungo,
consolandosi in altri modi altrettanto leciti. A ognuno il suo cammino.
I centri commerciali infatti oggi erano straripanti
di persone.
Un mare di nebbia sulla pianura
Un mare di nebbia sopra le torbiere del Sebino e il lago d'Iseo
Montisola spunta dalle nuvole, anziché dal lago...
A mezzogiorno la nebbia comincia a muoversi e a diradarsi
Le torbiere cominciano ad apparire
Il tramonto offre il suo spettacolo migliore
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