27 novembre 2012

Roma capitale


Partiti di nuovo, un poco in anticipo rispetto al previsto.
Nessun lavoro in vista a breve, clima in peggioramento, atmosfere natalizie da evitare, sono tutti fattori che ci hanno indotto a puntare verso una forse più calda e soleggiata Sicilia, con uno stop a Roma per ritirare un costoso documento, visto che stiamo percorrendo un nuovo inferno burocratico: la richiesta di cittadinanza italiana per Sara.
Roma capitale, rinomata in tutto il mondo per l’arte e la storia, offre, come tutte le grandi metropoli del pianeta, troppi angoli decadenti, degradati, squallidi, fatiscenti, oltre a paesaggi murali ampiamente deturpati dai graffitari. Le periferie incolori, affollate da una moltitudine di gente e di immigrati provenienti da ogni angolo della terra, non contribuiscono certo a migliorare l’atmosfera generale di questa città.
Me ne dispiace ma, ogni volta che vengo da queste parti, non riesco a non sentirmi un po’ infastidito dalle sensazioni che provo quando mi guardo intorno e vedo forze dell’ordine dispiegate ovunque per proteggere i dispendiosi palazzi della politica, circondati dai lampeggianti e dall’arroganza delle macchine blu, il tutto contorniato dal più vario e becero turismo.
Siamo proprio un impero in decadenza di romana memoria, o forse sono solo io che oggi mi sento ingrigito dal cielo nuvoloso e dai nostri problemi burocratici.
 
Piazza di Spagna

 
Fontana di Trevi

 
Il Pantheon

 
La cupola e l'interno del Pantheon


 
Piazza Navona
 
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