27 novembre 2020

A Falcon’s Eye, Tribute to Sheikh Saoud Al Thani, Doha, Qatar

Mi vengono in mente le enormi ricchezze accumulate dalla privilegiata classe della ricca nobiltà europea e non solo, nei recenti ultimi secoli. Nessuno è nato re o regina, conte o barone, sceicco o emiro. Risalendo a ritroso nei tempi sarà successo che qualcuno si è dato questo status (e per svariati motivi gli sarà anche stato riconosciuto) e da lì deve essere cominciato questo percorso di potere, privilegi e ricchezze.

Nella vecchia Europa i regnanti e le varie nobiltà annesse sono via via caduti in buona parte, e con essi i loro privilegi, anche se queste famiglie sono sopravvissute e hanno mantenuto beni immobili di ingenti quantità. Tuttavia una percentuale rilevante di loro, avendo perduto i privilegi saldamente trattenuti nel passato, si è ritrovata nella impossibilità di mantenere le proprie immense tenute, i palazzi ed i castelli, e le magnifiche collezioni di arte accumulate nel tempo, dovendosene privare. Nel frattempo l’emergente laboriosa borghesia ha creato una nuova classe dirigente (e anche sfruttante, non meno di quanto facessero re e nobili) trasformandola in alta borghesia, che via via ha sostituito ed acquisito ricchezze e collezioni d’arte, invischiandosi nel potere e nella politica. Niente di nuovo dunque, solo trasformazioni e mutamenti negli equilibri di potere e di ricchezza.

Da queste parti, dove fino a pochi decenni fa l’economia era semplificata e si basava quasi solo sui commerci e sui pescatori di perle, le “nobiltà” e i potenti del luogo si sono ritrovati sotto i piedi enormi giacimenti di gas naturale e di petrolio, l’oro nero e l’oro volubile alla base della rivoluzione industriale e tecnologica degli ultimi due secoli. Ciò ha procurato ingenti ricchezze, patrimoni che non noi comuni mortali non riusciamo nemmeno ad immaginare. Ed ecco che una classe di nuovi “re” si è creata, attirando a sé tutto ciò che le passate classi privilegiate nel resto del mondo hanno via via gradualmente perduto: collezioni immense d’arte, pezzi unici dal valore inestimabile, tesori, diamanti, oggetti d’oro, libri antichi, minerali e fossili unici al mondo, quadri e sculture, oggetti d’antiquariato di ogni tipo, e chi più ne ha più ne metta. Chi ha una quantità pressoché infinita di denaro si può permettere di comprare tutto ciò che desidera e che la sua passione gli richiede.

E, per finire questa disquisizione, le enormi ricchezze difficilmente arrivano solo con l’onesto lavoro, e il potere e i privilegi si tramandano spesso per vie familiari, a volte persino a beneficio di individui che moralmente e intellettualmente non lo meriterebbero nemmeno. Con i soldi si compra tutto, anche la Presidenza degli Stati Uniti (come abbiamo ben notato negli ultimi anni) e anche la Presidenza del Consiglio in Italia del resto…

Questa lunga riflessione per introdurre una collezione di altissimo valore artistico: lo sceicco Saoud Al Thani, morto prematuramente intorno ai 40 anni, aveva passione per la botanica e gli animali estinti, per l’egittologia e la storia in generale, per i fossili e minerali, per i monili antichi, per la fotografia e molto altro ancora. Le sue immense ricchezze, e la sua filantropia apparentemente illuminata, gli hanno permesso di accumulare, nella sua breve vita, una collezione immensa di inimmaginabile valore: la mostra temporanea, che si tiene fino al prossimo Aprile presso il Museo di Arte Islamica, è strabiliante.

E, per concludere, sapete da dove provengono gli oceani di denaro che giungono nelle casse dei nuovi Re e potenti nel mondo dell’oro nero e del gas naturale? Dalle nostre tasche, dalla nostra schiavitù tecnologico-industriale priva di materie prime che la tecnologia rende indispensabili.

Ed ecco che siamo nuovamente nelle mani di nuovi Re, Ricchi e Potenti, più o meno illuminati.

 Meditate gente, meditate.




Sheikh Saoud Al Thani




Antichissimi ed enormi libri di botanica dipinti a mano







Enormi minerali (le foto non rendono le proporzioni)



Questo è oltre due metri di altezza













Il Museo dell'Arte Islamica


Il Centro Culturale Islamico visto dal Souq Waqif



Altri link dell’autore:

 

Il canale in You Tube dove trovare tutti i minivideo di Gentleman Gipsy:

http://www.youtube.com/user/ilvagabondo62?feature=mhee

 

La pittura:

http://eliseooberti.blogspot.com/

 

Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia del mondo come lo vedo io:

http://eliseoobertifotopopart.blogspot.com/

 

I libri pubblicati:

http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=3605


 

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