Dalla finestra della mia nuova camera d’hotel vedo l’architettonico spettacolo del Museo Nazionale del Qatar, progettato dal famoso architetto Jean Nouvel nelle forme magiche della rosa del deserto, la famosa formazione sedimentaria comune nei paesi desertici, un aggregato di cristalli di gesso che si forma in ben determinate condizioni ambientali e climatiche.
E’ un bellissimo museo anche al suo
interno, da me visitato già tre volte.
Lungo una Corniche lungomare
perennemente disastrata da cantieri e lavori infiniti che vanno a rilento, ho
camminato poi fino al Mia Park e al Museo di Arte Islamica, per poi raggiungere
il Souq Waqif, fare due spese a Msheireb Downtown e rientrare in metropolitana
in hotel.
La situazione cantieri in generale, e soprattutto
cantieri stradali (con strade devastate e spesso interrotte) qui a Doha è sempre
più esasperante. Non vi parlo poi dell’area intorno all’Hotel che fa
letteralmente paura e, soprattutto nei primi giorni che non si conosce la zona,
diventa un incubo di viabilità che nemmeno il navigatore può semplificare,
anzi.
In realtà i lavoratori che si vedono
sono molti ma nella media alquanto indolenti, sonnecchianti, se non sdraiati a
dormire o ha guardare il telefono. Di questo passo si possono scordare di
finire tutti i lavori in corso entro l’inizio dei Mondiali di Calcio nel
novembre 2022. Forse i ritardi sono anche strumentali per richiedere,
utilizzando l’arma del “ricatto” nei confronti del governo, più uomini e più
denaro per pagarli. C’è un enorme business intorno a tutto ciò.
Altri link dell’autore:
Il canale in You Tube dove trovare tutti i video
di Gentleman Gipsy:
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