Gentleman Gipsy: Segnali di ripresa

The Wanderer (1885)

Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

4 marzo 2022

Segnali di ripresa

Un alquanto probabile contagio di Covid, forse Omicron o chissà quale altra variante, più chissà quale altro fattore concomitante (a detta dei medici anche fattori allergici e stress) sta avendo su di me un effetto prolungato: da due mesi la mia gola non trova pace, è costantemente irritata, e nelle ultime due settimane si sono aggiunti un dolore in un orecchio, ora passato) e una dolorosa infiammazione ai linfonodi del collo… Sono andato ben due volte dall’otorino, a distanza di 8 giorni, in quanto la prima serie di cure prescrittemi per un mese (un antistaminico per via orale e un cortisonico come spray nasale) sembravano non essere sufficienti e mi hanno fatto passare giorni poco piacevoli, e notti anche peggiori, tra copiose sudate e mezzi deliri in semi-veglia, con pessima qualità e quantità di sonno e riposo.

Ieri mattina il medico, che comunque esclude qualcosa di grave, mi ha aggiunto quindi una pastiglia di cortisone e finalmente da ieri sera ho segnali di miglioramento e la notte è stata discreta.

Essendomi stato consigliato di muovermi e di uscire, e visto che finalmente oggi me lo sentivo, stamattina ho camminato un paio d’ore tra il Mia Park e Souq Waqif che offrono sempre scorci fotografici piacevoli.

Speriamo che la mia “situazione Covid” non sia altalenante e troppo prolungata (come i medici stanno constatando nella casistica sotto i loro occhi ogni giorno): vorrei rientrare in Italia il 2 aprile in condizioni decenti, anche per affrontare un piccolo intervento chirurgico programmato già da tempo.