7 gennaio 2015

Borghi di pietra

Oggi ho fatto una lunga escursione in sella alla Vespa: da Imperia sono passato per Sanremo e poco dopo Bordighera ho deviato nell’entroterra per raggiungere Dolceacqua, meraviglioso borgo di pietra, con un castello e un ponte che nel 1884 hanno persino ispirato un quadro a Claude Monet (v. foto sotto).
Poco distante Apricale non è da meno, costruito su pendenze rilevanti, in una vallata  che via via si fa più fredda con l’altezza, la lontananza dal mare e la minor esposizione al sole.
Non contento ho voluto raggiungere Seborga, un altro piacevole borgo antico, utilizzando un percorso tra le colline e gli ulivi, attraversando Perinaldo e le frazioni di Suseneo e Negi.
In moto faceva un po’ freddo, nonostante le relativamente miti temperature di inizio gennaio. I gatti, gli unici compagni incontrati nelle fiabesche stradine di questi piccoli gioielli del passato, mi guardavano curiosi. I più socievoli mi accompagnavano reclamando qualche carezza umana in quelle solitarie atmosfere.
Con la fine delle festività sono spariti tutti da queste parti.



Dolceacqua, uno scorcio prezioso


Claude Monet, Chateau de Dolceacqua (1884)



Un caruggio di Dolceacqua


Angoli di Dolceacqua





Apricale, un borgo in salita


Apricale, piazzetta, chiesa e castello


Apricale


Oggi molti gatti nelle deserte vie dei borghi di pietra


La colorata piazzetta di Seborga


Un rosso tramonto ha accompagnato un freddo rientro in moto



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