30 maggio 2023

Il Castello di Chenonceau (con troppa gente)

    Anche castello di Chenonceau, come tutti i castelli della Loira, vanta una storia interessante. Caterina de Medici ne fece la sua residenza preferita ampliando i giardini. Nel suo periodo da reggente di Francia spese ingenti somme per il castello e per organizzarvi feste e intrattenimenti. Nel 1560, in occasione dell'ascesa al trono di suo figlio Francesco II, vi organizzò il primo spettacolo pirotecnico mai visto nel paese. In epoche successive qui furono spesso in visita i leader dell'Illuminismo tra i i quali Voltaire, Montesquieu e Jean-Jacques Rousseau.  Il castello si salvò dalla distruzione durante la Rivoluzione francese in quanto essenziale per le comunicazioni: era infatti l'unico ponte sul fiume per diversi chilometri. Durante la prima guerra mondiale fu in parte adibito ad ospedale, mentre durante la seconda guerra mondiale venne usato come via di fuga dalla zona di Vichy, occupata dai nazisti.  Nel 1951 iniziò una ristrutturazione del castello e dei giardini, danneggiati da un'inondazione nel 1940.

    Al Castello di Chenonceau però oggi c’era troppa gente! Prima la festa del Lavoro, poi le commemorazioni dell'8 maggio e l'Ascensione... ogni anno a maggio ci sono molti giorni festivi che rendono felici i francesi, ma non uno come me che si trova in giro il mondo senza aspettarselo persino il lunedì! Infatti oggi mi ero dimenticato  la Pentecoste… Celebrata dai cristiani 50 giorni dopo la Pasqua (ma qui sono più cristiani che in Italia? Voi cristiani italiani tutti questi giorni di vacanza non li avete!), questa festa religiosa ricorda la discesa dello Spirito Santo tra gli apostoli e accidenti a me, non avevo controllato nemmeno questa festività! Si, quest'anno il lunedì di Pentecoste cade proprio oggi, lunedì 29 maggio. Ed io, che ho aspettato proprio il lunedì per arrivare ad uno dei castelli più importanti e famosi, ci sono arrivato invece in uno dei giorni peggiori! Pazienza, ma sono errori che fotograficamente si pagano cari: un sacco di foto non scattate e un sacco di foto buttate.
































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