Molti giorni di assenza giustificata da poche
novità da raccontare. L’Italia non ha vinto gli Europei e di questo poco ce n’è
importa nonostante abbiamo voluto assistere alla finale dominata da una Spagna decisamente
superiore.
Per il resto solita spola tra la città e la valle
per sfuggire al caldo da una parte e a un po’ di noia dall’altra.
In città, a Bergamo City, abbiamo scovato un
discreto parcheggio con buoni alberi che offrono ombra per una buona parte
della giornata, nei pressi di un gradevole parco.
A nostro rischio e pericolo, dormendo con le
finestre totalmente spalancate per beneficiare della frescura notturna, una
notte siamo stati svegliati da una coppia, lei cliente italiana, lui
spacciatore extracomunitario: non vi sto a descrivere come la giovane donna
abbia pagato in natura la cocaina acquistata.
Un’altra sera un rumore anomalo mi ha fatto
scattare in piedi per sorprendere due ragazzi che stavano forzando la serratura
del bauletto della Vespa (per comodità lasciata erroneamente fuori dal sicuro
box del Wanderer) per tentare di rubare il misero casco. Il mio udito è ormai
allenato, come quando si vive in barca a vela e ogni variazione del rumore del
vento e delle vele viene percepito e analizzato anche nel sonno.
Questo episodio spiacevole porta a quattro il
numero dei furti o tentati furti subiti in oltre un anno e mezzo: due al Wanderer
e due alla Vespa, di cui tre subiti in Spagna.
In compenso nel nostro nuovo punto di sosta
cittadino godiamo della compagnia di coniglietti e ricci che passeggiano
intorno al Wanderer.
In montagna non ci sono i pericoli della città.
Questa settimana, dopo aver pernottato due notti a Clusone, ci siamo spinti per
tre notti ancora più in alto, esplorando l’area degli Spiazzi di Boario ed
apprezzandone gli enormi parcheggi vuoti (solo nei giorni feriali), i prati, le
pinete secolari, il parco sospeso
attrezzato e la temperatura decisamente inferiore, quasi fredda la mattina. Anche
la risalita verso il rifugio Vodala (1700 mt. slm) effettuata in jeep per
temporaneo guasto alla seggiovia utilizzata invece al ritorno, è stata
un’esperienza piacevole. In realtà una piccola vergogna per noi che eravamo
abituati a camminare ore ed ore come stambecchi per le montagne fino a poco
tempo fa, ma vedremo di rimediare.
Per il resto nessuna risposta al nostro invio di curricula in risposta a qualche
inserzione. L’ansia a volte aumenta, anche troppo.
Una piacevole gita in Val Vertova con Luca,
Cristiane e Rafael
Il Wanderer in uno dei due grandi parcheggi
degli Spiazzi di Boario (1200 mt. slm).
Vi sconsigliamo i fine settimana: nonostante le
apparenze qui vi sarà
difficile
trovare un posto libero.
Il parco sospeso, ben attrezzato ma piuttosto
costoso
Prati e pinete ovunque agli Spiazzi di Boario
Spazio e non molta folla: solo nei giorni feriali
naturalmente!
Risalendo la Valle Seriana la domenica sera verso
Clusone abbiamo
osservato
lunghissime colonne di auto in senso contrario per molti
chilometri e alle dieci di sera!
Paesaggio a 1700 metri sul livello del mare, nei
pressi del Rifugio Vodala
La seggiovia che, per chi è fuori allenamento
come noi, porta fino al Rifugio,
evitando una buona ora e mezzo di camminata in
salita…
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