Taormina ci ha fatto scoprire, il Parco Duchi di Cesarò, il bellissimo giardino della nobildonna inglese Florence Trevelyan.
Difficile trovare dei parchi simili che siano stati ideati, creati e realizzati dalle amministrazioni comunali in Italia. Di solito questi angoli preziosi che si trovano nelle nostre città sono donazioni o acquisizioni per le quali bisogna ringraziare l’amore per la natura e la generosità di qualche ricca e nobile famiglia del passato.
Riflessioni a parte, le bellezze floreali e arboree esotiche di terre lontane, ma anche del bacino del Mare Jonio, fanno del Parco, realizzato tra il 1890 e il 1899, un paradiso di biodiversità.
Ispirata dalla tendenza d’oltremanica, la Trevelyan diresse i lavori del parco con gusto per l’esotico e l’originale. Lo testimoniano i fantasiosi padiglioni da lei voluti per osservare gli uccelli che amava e studiava.
I Beehives, gli alveari, cosi chiamati per l’organizzazione in piani terrazzati ed archi che li fanno assomigliare a pagode e a templi orientali, sono inseriti con armonia nel contesto lussureggiante della Villa Comunale.
Per noi una scoperta tardiva, poco segnalata e scarsamente indicata a chi passeggia nel centro storico di Taormina.
Il belvedere del Parco
I giardini di Florence Trevelyan
Le curiose costruzioni nel parco
Qualche salto ci voleva
Blogger ultimamente mi crea problemi nel caricamento delle foto,
specie per quanto riguarda la dimensione delle foto!
Per
visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse
interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in
Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti
Altri
link dell’autore:
Il canale in You Tube
dove trovare tutti i minivideo di Gentleman Gipsy:
La pittura:
Le foto di“pop art”:
curiosità, stranezze e poesia del mondo come lo vedo io:
I libri pubblicati:
Nessun commento:
Posta un commento