Una storia di curiosa e
trasgressiva creatività.
Ricordate le piccole ceramiche
colorate trovate sulla riva del mare in Sicilia, utilizzate per il mio lavoro “Il
gufo e la farfalla” di cui ho parlato nel post del 5 marzo?
Ne erano avanzate un po’, con una
gamma di colori inferiore: utilizzarle o buttarle? Sara ed io oggi le abbiamo
distese su una lunga panchina vicino ad un parco per decidere che farne.
E proprio lì, nel punto preciso dove
dieci giorni fa avevo utilizzato la bomboletta di vernice acrilica d’oro per
creare la base al mio lavoro precedente, nello spazio delimitato dai contorni d’oro,
è nata “La civetta bianca”. Per gioco ho ricreato una figura simile alla
precedente e alla fine, guardandola al contrario rispetto a come l’avevo
formata, mi ha ricordato gli occhi di una civetta bianca.
Allora ho preso una decisione “trasgressiva”,
sperando che non arrivasse un solerte tutore dell’ordine a multarmi…
Perché non lasciare la civetta a
guardia del parco? J
La città è piena di scritte e
graffiti più o meno gradevoli, e spero che a nessuno potrà dispiacere troppo la
mia piccola follia.
Detto, fatto. Un po’ di colla
vinilica e vedremo quanto la civetta resisterà a sorvegliare la gente che
passeggia, i ragazzi che giocano e gli innamorati che si baciano.
La civetta bianca
La bianca civetta del parco e i piedi del colpevole...
Il luogo del misfatto, nei pressi
del Parco di Monteresso.
Il Wanderer si vede poco più
lontano.
Per
visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse
interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook
cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti
Altri
link dell’autore:
Il canale in You Tube
dove trovare tutti i minivideo di Gentleman Gipsy:
La pittura:
Le foto di“pop art”:
curiosità, stranezze e poesia del mondo come lo vedo io:
I libri pubblicati:
Nessun commento:
Posta un commento