La Vespa è risalita lungo la stretta e bella
strada militare, costruita durante la prima guerra mondiale, godendo dei verdi
paesaggi di alta montagna, fino ad arrivare ai 1827 metri del Passo del
Vivione, in alta Valle di Scalve. Da lì, in circa quattro ore fermate comprese, un sentiero circolare mi ha portato al
Lago di Valbona (2055 m.) e, superando una ripida cresta, fino al Lago di Valle
Asinina (2141 m.), per poi ridiscendere verso i Laghetti delle Valli (1979 m.)
circondati da immensi prati ricoperti dai rododendri in fiore.
Quale nome di fiore mi si addice di più
in questo periodo della mia vita se non quello del rododendro….? :-)
Come negli scacchi a volte facciamo
delle mosse, e chi sta di fronte a noi ne fa altre. Da giocatori più o meno
esperti, a volte quasi inconsapevolmente, il risultato che otteniamo è che qualche
mossa ci porta a dare o ricevere scacco matto, e
in quel caso, anche volendo, nessuno può evitare la fine della partita.
A volte ho l’impressione che anche
nelle storie d’amore succeda la stessa cosa. E si perde entrambi.
Oggi questi incantevoli paesaggi sono
riusciti a darmi pace solo in parte.
Un curioso fiore bianco al Passo del Vivione
La stagione dei rododendri ai Laghetti delle Valli
Il Lago di Valbona
Rododendri a perdita d'occhio
Atmosfera ai Laghetti delle Valli
La cascata del Pizzolo nella Valle del Sellero
Acqua e fiori ai Laghetti delle Valli
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