Dopo due giorni interi al Passo della
Presolana, quasi sempre chiuso nel Wanderer a lavorare sul nuovo libro, oggi
non era possibile evitare le montagne intorno.
Una giornata di visibilità totale, con
una nitidezza del cielo e dell’atmosfera come non accade spesso.
Essendo sceso ieri a Clusone (al Passo
la temperatura notturna e mattutina era quasi fredda), ho compiuto la seguente
escursione: dal rifugio S. Lucio sono arrivato ai prati del Pianone per
raggiungere poi i ruderi della Capanna Ilaria. Da lì ho fatto un a deviazione
per arrivare in vetta al Pizzo Formico (1637 m) da dove si ammira un panorama
immenso, in direzione nord, sull’intera catena delle Orobie, mentre a sud si
apre un’ampia veduta sulla conca della Guagia che, a differenza dell’alberato
versante clusonese, si presenta con arrotondate colline interamente a pascolo e
senza alberi.
Poi ho proseguito in direzione della
Montagnina per arrivare alla sella del Fogarolo, ad una pozza con grandi
ninfee, seguendo il sentiero che porta ai prati di Pendesa, durante il quale si
ammirano panorami sul Lago di Lovere, sull’altopiano di Bossico e sulle Prealpi
Camune e Scalvine, per poi tornare verso S. Lucio.
Una camminata di quasi sei ore
(compresa la sosta per il pranzo), alquanto remunerativa. Come sempre troverete
in Facebook tutte le altre foto scattate oggi.
Visibilità perfetta da S. Lucio, Clusone
I pascoli della conca della Guagia
L'alberato versante nord
Molte le belle baite lungo il percorso
Per
visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse
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