In sella alla mia vecchia e scomoda mountain bike
ho percorso i 30 chilometri della pista ciclabile che costeggia il fiume Adda
da Trezzo sull’Adda fino al Lago di Garlate, poco prima di Lecco. In totale
circa 60 chilometri andata e ritorno al parcheggio dove avevo lasciato il
Wanderer in zona Capriate San Gervasio.
Una bella pedalata per me che non sono allenato
all’uso della bicicletta. Impegnativa soprattutto durante il ritorno, quando
ero ormai avvolto dall’oscurità che nascondeva alla mia vista le insidie del
terreno sconnesso e le pozzanghere ghiacciate, sia pure il chiarore del cielo
della sera si rifletteva a sufficienza nelle acque del fiume e donava una
flebile luce.
Una piccola impresa, durata dalle 11 fino alle 19,
fermate paesaggistiche, fotografiche e alimentari comprese, che mi ha messo
alla prova e mi ha fatto sentire vivo e felice di esserlo.
Ho bisogno di avventura ed esplorazione: sono il
sale della vita per me.
Da alcune settimane mi sento bene: farò di tutto
per continuare a provare questo ritrovato benessere e farò di tutto perché nessuno
possa intaccarlo.
L'Adda nella gola prima di Paderno d'Adda
Il ponte di Paderno d'Adda
L'Adda nei pressi di Brivio
Il tratto tra Brivio e Olginate
Olginate: il Lago di Garlate
Ritorno al crepuscolo e poi avvolto nell'oscurità
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