Oggi
ho fatto una lunga escursione in sella alla Vespa: da Imperia sono passato per
Sanremo e poco dopo Bordighera ho deviato nell’entroterra per raggiungere
Dolceacqua, meraviglioso borgo di pietra, con un castello e un ponte che nel
1884 hanno persino ispirato un quadro a Claude Monet (v. foto sotto).
Poco
distante Apricale non è da meno, costruito su pendenze rilevanti, in una
vallata che via via si fa più fredda con
l’altezza, la lontananza dal mare e la minor esposizione al sole.
Non
contento ho voluto raggiungere Seborga, un altro piacevole borgo antico, utilizzando
un percorso tra le colline e gli ulivi, attraversando Perinaldo e le frazioni
di Suseneo e Negi.
In
moto faceva un po’ freddo, nonostante le relativamente miti temperature di
inizio gennaio. I gatti, gli unici compagni incontrati nelle fiabesche
stradine di questi piccoli gioielli del passato, mi guardavano curiosi. I più
socievoli mi accompagnavano reclamando qualche carezza umana in quelle
solitarie atmosfere.
Con
la fine delle festività sono spariti tutti da queste parti.
Dolceacqua, uno scorcio prezioso
Claude Monet, Chateau de Dolceacqua (1884)
Un caruggio di Dolceacqua
Angoli di Dolceacqua
Apricale, un borgo in salita
Apricale, piazzetta, chiesa e castello
Apricale
Oggi molti gatti nelle deserte vie dei borghi di pietra
La colorata piazzetta di Seborga
Un rosso tramonto ha accompagnato un freddo rientro in moto
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