I temporali di questo giugno 2016 non
sono temporali: sono piccoli uragani. Il vento, la grandine, la notevole
quantità di pioggia non possono che creare danni agli esseri umani, ma non
solo. Nella mia passeggiata in bicicletta lungo le verdissime sponde del fiume
Adda, da Paderno a Brivio, ho incontrato moltissimi uccelli acquatici, anatre,
germani reali, folaghe, svassi, che con i loro numerosissimi piccoli mi
sembravano quasi disorientati. Mi è parso quasi che il nubifragio della sera
precedente, oltre ad aver abbattuto molti alberi lungo il percorso, abbia
creato non pochi problemi anche a loro, ai loro nidi, ai loro ripari. Alcuni sembravano
intontiti, altri indaffarati a ricostruire, procurandosi rami o quant’altro.
Ognuno di noi può ricominciare a
vivere dopo qualsiasi tempesta, se ha avuto la fortuna di sopravvivere.
Impariamo dagli altri animali.
Uno dei molti alberi caduti lungo il percorso
Lo sterrato che costeggia il fiume Adda
Immersi nel verde
Le radici di un albero enorme che non ha resistito alla forza
del vento ed è caduto nel fiume
Chissà dove si riparano le farfalle durante i nubifragi?
Una coppia di cigni ed il loro piccolo: forse un nido da rifare...
Il traghetto di Leonardo, il genio del Rinascimento
Il ponte di Paderno
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