Austvågøy è la isola più
settentrionale delle Lofoten. Lonely Planet, da cui spesso attingo informazioni
durante i miei viaggi, dice che ha dei paesaggi graziosi e qualche attrattiva, ma che è forse più una porta di entrata o di uscita per le altre isole che una
destinazione di per sé.
Io l’ho vista in ben due occasioni con nuvole, un po’ di pioggia e vento che non
hanno certo giovato alla luce in cui potevano essere avvolte le sue bellezze.
Henningsvær è un villaggio dove si
pratica la pesca abbarbicato all’estremità di uno stretto promontorio. LP dice
che il soprannome “Venezia delle Lofoten” è esagerato (sono d’accordo) ma senza
dubbio appare un posto più vivace e movimentato rispetto alla maggioranza dei
villaggi nelle isole.
Kabelvåg invece, definito un luogo
intimo ed accogliente, offre solo qualche museo: ho scelto di vedere il Lofotmuseet,
considerato il principale museo delle tradizioni locali e non mi è sembrato un
granché.
Svolvær, una cittadina portuale segnalata
per la vita vivace (negli standard norvegesi), è rovinata da troppi edifici
moderni per poter essere veramente apprezzata. Tuttavia si fa perdonare con la
vista dal ponte che conduce ad un affascinante e rinomato ristorante di legno,
il Børsen, ricco di atmosfera. Si tratta di una ex casa di pescatori che si
chiama “Borsa” per via dell’antistante panchina di fronte al porto, dove gli anziani
del paese si ritrovavano discutendo sulla situazione economica internazionale.
E lì che, spendendo una discreta cifra nella sala da pranzo con il pavimento scricchiolante, ho voluto assaggiare le
specialità locali: lo stoccafisso e la carne di balena (forse incoerentemente, perché
resto favorevole alla seria regolamentazione della caccia alle balene).
Quando pioveva ho visitato il
dignitoso Lofoten Krigsminnemuseum (Il Museo della Guerra delle Lofoten), e
Magic Ice, un “ice-bar”, un affascinante bar tutto di ghiaccio, ospitato in un
ex impianto di congelamento del pesce, in cui si bevono drink serviti in
bicchieri di ghiaccio. Nei suoi 500 mq di esposizione si possono ammirare
enormi sculture di liscio e lucente ghiaccio, illuminate da luci boreali, che illustrano la vita delle
Lofoten.
Essendo la temperatura interna
mantenuta a -7° centigradi, alla biglietteria viene fornita una mantella
imbottita per non soffrire il freddo.
Quando si esce a +12° si ringrazia per
essere ritornati nella “calda” estate del Circolo Polare Artico…! J
Austvågøy, coperta dalle nuvole perde di fascino...
Il panorama verso Henningsvaer
Henningsvaer, ha una sua sobria bellezza
Kabelvåg, il Lofotmuseet
Svolvær
Svolvær: Magic Ice, il bar/esposizione di sculture,
tutto rigorosamente di ghiaccio
Lofoten Krigsminnemuseum, il Museo della Guerra
Børsen, affascinante e rinomato
ristorante
La bottega del Børsen
Atmosfere affollate e solitarie del Børsen
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“fotografico”.
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