Non riesco a immaginare che qualcuno
possa rimanere indifferente e possa non essere profondamente toccato dalla storia
personale di Frida Khalo.
Mi sono imbattuto in Frida tanti anni
fa, nel lontano 2004, durante il viaggio più lungo (due anni) che ho fatto nella mia vita in giro
per il mondo. Mi trovavo ad Antigua, una suggestiva cittadina in Guatemala, e
quella tiepida sera di aprile nel caffè dove stavo cenando, proiettarono il bellissimo
film Frida (2002), interpretato da Salma Hayek.
Confesso che prima di allora non avevo
mai sentito parlare di lei ma mi
innamorai subito della sua storia. Un mese dopo, viaggiando per il Messico, uno
dei motivi principali per cui visitare la capitale, fu proprio quello di andare
a vedere con i miei occhi i luoghi e le case dove era stato girato il film (ora
dei musei), nonché respirare gli angoli in cui Frida aveva vissuto, sofferto,
dipinto ed era diventata ciò che è. Un vero e proprio pellegrinaggio durante il
quale mi accorsi che non ero affatto il solo. La parabola esistenziale di Frida
Khalo è un qualcosa in cui molti si sono riconosciuti dopo aver visto il film.
Sarà per le sofferenze fisiche dovute al
tragico incidente da lei subito da ragazza, sarà per le sofferenze d’amore
legate alla sua storia con Diego Rivera, ognuno di noi, colpito più o meno
durante la propria vita da queste sofferenze, la sente vicina nella lotta per
vivere una vita piena che abbia un senso di essere vissuta. Lei lo ha fatto
molto bene, e si è meritata di passare
alla storia come grande donna e come una talentuosa ed originale pittrice, diventando
una vera icona popolare dei nostri giorni.
La Mostra che si tiene al Mudec di
Milano dal 1 febbraio al 3 giugno 2018, intitolata “Frida, oltre il mito” (v.
info in http://www.mudec.it/ita/frida-kahlo-mostra-mudec-milano/
)
mi ha permesso oggi, a distanza di molti anni, di rivedere opere/foto/testi che
avevo già visto in Messico, e molte altre ancora giunte a Milano da diverse
parti del mondo per celebrare la pittrice forse più amata al mondo. Una mostra
che si propone di andare oltre il mito ma, pur sottolineati i meriti pittorici,
la “pittrice” non può superare in attrazione la “donna”, la sua personalità e
la fascinazione che tutti percepiamo nel conoscere (attraverso la sua vita e le
sue opere) questa meravigliosa e moderna mujer
messicana, nata nel 1907 e morta nel 1954 ancora troppo giovane.
Il film sulla sua vita l’ho visto
innumerevoli volte, e chissà quante altre volte ancora lo rivedrò.
Qui il breve video da me girato con le
immagini di Frida e Diego e la bella canzone che le accompagna:
Gentleman
gipsy – Diego e io (canzone by Brunori Sas)
Vi invito ad ascoltare la bella
canzone che nella mostra accompagna i filmati originali di Frida e Diego:
Brunori
Sas – Diego e io
Informazioni e riferimenti:
Frida (2002) il film sulla vita di
Frida Khalo :
https://it.wikipedia.org/wiki/Frida_(film)
Trailer Eng: https://www.youtube.com/watch?v=-CTM7FcY1LE
Trailer Ita: https://www.youtube.com/watch?v=aO7LEzITr4o
Info in wikipedia su Frida Khalo:
https://it.wikipedia.org/wiki/Frida_Kahlo
Alcune delle opere e delle foto originali esposte al Mudec:
Il Mudec, Milano
Verso casa...
Cliccate sulle foto per ingrandirle ed apprezzarle
maggiormente.
Molte più foto sono nel mio spazio in Facebook.
Chi desidera visionarle mi chieda il contatto
specificando il motivo “fotografico”.
Grazie.
Altri link dell’autore:
Il canale in You Tube dove trovare tutti i
minivideo di Gentleman Gipsy:
La pittura:
Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia
del mondo come lo vedo io:
I libri pubblicati:
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