Venezia lascia senza fiato. Niente da dire. Ogni volta che ci
vengo mi perdo - per modo di dire perché mi oriento benissimo con una buona
cartina in mano, e vado esattamente dove voglio andare J - a girovagare nei suoi sestieri, nei
campi, nelle calli, lungo i canali, scoprendo ogni volta angoli nuovi, specie nelle
zone meno commerciali e meno affollate dalle masse di turisti che ogni giorno “invadono”
questa preziosa città.
Per me è la città più bella del mondo,
unica nel suo genere.
Ma questa bellezza, questo business
immenso ed eterno, ha reso Venezia come una bellissima donna rapita, prigioniera
e sfruttata, obbligata a vendere il proprio corpo per arricchire chi la
possiede.
Si, ogni volta che vengo qui ho la
sensazione che di Venezia si è fatto un meretricio vergognoso. E’ proprio
necessario dare a tutti la netta sensazione che chiunque venga da queste parti
sia da vampirizzare? E non parlo solo dei ricchi turisti che soggiornano in
lussuosi hotels, mangiano in costosi ristoranti e frequentano antichi e nobili
caffè in Piazza San Marco, dove peraltro una cioccolata costa 10 euro. Mi
riferisco anche al semplice viaggiatore qualunque che si trova a pagare 1 euro
e 50 centesimi per usare un bagno pubblico (se volete utilizzare un bar a tale
scopo sappiate che qui il caffè, per chi lo beve, costa minimo 2 euro). Nemmeno
gli uffici turistici danno in omaggio ciò che praticamente tutti gli uffici
turistici del mondo regalano: una semplice piantina della città! No, qui anche
quella costa 3 euro.
E tutto il resto costa molto di più,
spesso quasi il doppio, come se la sete di sangue di questa gloriosa ed antica
città sia inesauribile.
Personalmente, quando vengo in visita
a Venezia, per principio cerco di non spendere nemmeno un euro e credo che
molti altri lo facciano, sia per risparmiare che per punire l’esosità dei
commercianti locali.
In realtà Venezia non ha nessuna colpa,
non è una cortigiana che si vende a
tutti, forse è solo una bellissima donna venduta da un carnefice senza pietà, dai
ciechi e arroganti commercianti (ormai di molteplici nazionalità), molti dei
quali irrispettosi e immeritevoli di vivere circondati da tanta bellezza.
Chi vive a Venezia, e magari non
partecipa alla frenesia di questo banchetto redditizio, sopporta mestamente l’invasione
e soffre per la follia commerciale senza freni. Le aree dove vivono i veneziani
sono quelle che mi piacciono di più, quelle che mantengono l’atmosfera di una
città prima che se ne facesse solo merce da vendere.
Questo è il fascino di Venezia: una
bellissima donna che non potrai mai
avere veramente, una cortigiana che si concede a tutti per denaro e che in
fondo disprezza tutti proprio per questo. Non potrà mai ricambiare l’amore che
tutti le offrono e le chiedono.
Lei prende il denaro, chiude i
battenti ogni sera e il suo amore nessuno lo avrà mai.
Il fascino della lavorazione del vetro
Ogni angolo è un quadro da dipingere o da fotografare
L'Arsenale
Per la prima volta vedo qualcuno in kayak!
Mi hanno detto che prima era proibito ma adesso ci
sono organizzazioni che affittano kayak con guida al seguito.
Magari un giorno vengo con il mio! :-)
In realtà non è così semplice, forse bisogna evitare
i canali più trafficati e dalle acque più agitate:
finire in acqua in mezzo alle eliche delle fin troppe imbarcazioni
non sarebbe l'ideale! :-)
Cliccate sulle foto per ingrandirle ed apprezzarle
maggiormente.
Molte più foto sono nel mio spazio in Facebook.
Chi desidera visionarle mi chieda il contatto
specificando il motivo “fotografico”.
Grazie.
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Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia
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