The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

14 agosto 2019

Giant’s Causeway, meraviglia naturale (troppo affollata)

 Quando vedrete la Giant’s Causeway, scrive Lonely Planet, non faticherete a capire per quale motivo gli antichi abitanti della zona non la consideravano un fenomeno naturale.
L’area può diventare molto affollata perciò, se possibile, questo meraviglioso, sfruttatissimo e costoso capolavoro geologico sarebbe da visitare fuori stagione. 
Si, proprio così, per coglierne meglio la magica atmosfera e riuscire magari a fare una foto senza trovarcisi dentro (nella foto) decine o centinaia di persone che, scendendo dai loro enormi autobus in massa, invadono questo magico luogo.
Questa spettacolare formazione rocciosa, patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, è una vasta distesa di colonne esagonali in pietra, fitte e regolari che sembrano, come narra la leggenda, davvero l’opera di un gigante.
Secondo questa leggenda un gigante irlandese costruì una passerella per attraversare il mare e andare a combattere contro un gigante scozzese. Quest’ultimo costrinse il primo a battere in ritirata, inseguendolo fin sulla passerella, che però lo spaventò a tal punto da farlo ritornare sui suoi passi  e distruggere quell’insicuro collegamento. Tutto ciò che resta dell’antica struttura sono le estremità: la Giant’s Causeway in Irlanda e l’Isola di Staffa in Scozia (che presenta formazioni rocciose molto simili).
Ovviamente gli scienziati hanno invece stabilito che queste singolari rocce si sono formate 60 milioni di anni fa, quando uno spesso strato di lava basaltica incandescente si riversò lungo la vallata attraverso fessure calcaree già esistenti.  Durante il processo di raffreddamento e di solidificazione della colata la massa lavica si contrasse fino a creare un’ampia rete di fratture esagonali sulle superfici che si stavano raffreddando. Man mano che la solidificazione procedeva verso il centro della colata, le fratture si estesero dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto, fino a quando la massa non fu completamente solida. In seguito il processo di erosione incise più in profondità lo strato di lava, facendo spaccare il basalto lungo le linee di frattura provocate dalla contrazione e creando in questo modo le colonne esagonali.
Io non ci ho capito molto, non so voi! J
La giornata è proseguita lungo la costa fino a Carrick-a-Rede Rope Bridge, un famoso ponte di corde lungo 20 metri e largo 1 che oscilla a 30 m di altezza sul braccio di mare disseminato di scogli che separa la scogliera da un’isoletta. 
Naturalmente si paga: essendo diventata una meta fissa dei viaggi organizzati è un luogo così frequentato che hanno introdotto un biglietto valido un’ora per visitare il ponte. In alta stagione se non prenotate rischiate persino di non trovare il biglietto.
Lasciate perdere, certa cose diventano alla lunga solo trappole per turisti mitomani.



Più persone che colonne di basalto?
Il posto è bellissimo ma forse dovrebbero costruire un itinerario 
da seguire con passerelle e lasciare libera agli occhi e dalla 
persone una buona parte dell'area. Ma forse così ci 
starebbe meno gente e incasserebbero di meno?





















Il sentiero che porta al ponte di corde




Eccolo, tutto qui



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