The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

17 agosto 2019

Servizio sanitario nazionale italiano: un inferno da attraversare

Ciò che è accaduto oggi ve lo voglio raccontare anche perché per me il farlo può essere un po' terapeutico... J 
Questa mattina mi sono recato con mia mamma dal suo medico che ci ha prescritto un esame con un un’urgenza specificatamente indicata sulla prescrizione. Poco più tardi, al CUP dell'Ospedale di Bergamo, mentre verificavano la possibilità di darmi un appuntamento per questo esame entro le prescritte 72 ore, scopro che la prescrizione di urgenza è vincolante, nel senso che le strutture devono, se possibile, dare la possibilità di fare questo esame entro le 72 ore, oppure niente! Nello sfortunato caso che non ci sia posto entro quelle 72 ore, con questa prescrizione non ti possono dare altre possibilità, nemmeno se ci fosse un posto libero anche solo poche ore dopo quelle 72 ore! 
Questa è un'assurdità allucinante! Praticamente all'Ospedale di Bergamo c'era la possibilità di fare questo esame semplicemente pochi giorni dopo e non mi è stato possibile prenotare e accettare quella data per questa assurda norma. Mi è stato consigliato di sentire altre strutture o il call center regionale per quanto riguarda gli appuntamenti relativi agli esami. Così ho fatto: un’operatrice del call center regionale ha individuato la possibilità di fare l'esame martedì 10 settembre presso l'ospedale Bolognini di Seriate, cosa che ci andava benissimo. Mi ha confermato la cosa, ha preso tutti i dati necessari, e mi ha assicurato che mi avrebbe mandato un messaggio via mail con allegato un modulo che avrei dovuto scaricare, compilare e far firmare, indispensabile per poter fare l'esame il giorno in cui ci saremmo recati presso l'ospedale. 
Ho atteso alcune ore e, non vedendo ancora alcun messaggio nella posta elettronica, ho richiamato il centro regionale e ho parlato ovviamente con un altro operatore. Questi ha verificato a computer e non ha trovato alcun appuntamento inserito né tantomeno confermato. Nessun segno, nessuna evidenza della telefonata di oltre 10 minuti che io questa mattina ho fatto con un’operatrice che mi ha risposto a quello stesso numero. Una cosa assurda e anche un po' misteriosa. 
Il nuovo operatore ha quindi verificato la possibilità di fissare un appuntamento esplorando nuovamente le varie strutture della provincia di Bergamo senza trovare alcunché, se non oltre le 72 ore previste dalla prescrizione d’urgenza. Quindi niente che mi lui mi potesse concretamente offrire come opportunità né tantomeno confermare. Ancora più assurdo. Ho dovuto fare un reclamo ufficiale al quale spero venga dato un serio seguito e mi sono ritrovato, dopo ben oltre 40 minuti al telefono con questo secondo operatore, a non avere ancora risolto la nostra necessità di fissare un esame urgente. 
Ho chiamato sul cellulare il medico di mia madre (che ho raggiunto con difficoltà essendo sabato pomeriggio) facendogli capire che la sua prescrizione d'urgenza più che un vantaggio era diventata una complicazione e un grande svantaggio, in quanto tra l'altro scade lunedì, e se lunedì non riusciamo a trovare una struttura che ci dia un appuntamento entro quella scadenza delle 72 ore, lui dovrà rifare una nuova prescrizione. 
Questa è una perversione assurda e vergognosa del sistema sanitario italiano, di cui non so quanti addetti ai lavori si sono resi conto e se hanno intenzione di fare qualcosa in proposito. Chiaramente queste cose non fanno altro che far mangiare il fegato ai comuni mortali e far provare anche una certa rabbia nei confronti dei responsabili che ci fanno vivere (troppo spesso) queste situazioni. Per non parlare delle compagnie telefoniche e di molte altre situazioni che le varie burocrazie e norme nei vari settori ci fanno fronteggiare rendendoci la vita in quei momenti come se fosse un piccolo inferno da attraversare. Questo era per condividere un'esperienza.
Sento che mi ha fatto già bene… J
Buona fortuna a voi, se avrete necessità di utilizzare il Sistema Sanitario Nazionale Italiano!




1 commento:

  1. Esiste una legge che obbliga la struttura privata ad accogliere le richieste di urgenza con gli stessi costi della pubblica laddove questa sia impossibilitata ad espletarle.

    RispondiElimina