La mente è ormai incontrollabile e l’organizzazione
embrionale è scattata con buon anticipo J.
Il nuovo Wanderer, un Volkswagen Transporter T6.1 (v. foto su come potrebbe
essere, sia nel colore che nell’interno) che farò allestire e camperizzare
personalmente, è già in ordine e mi verrà consegnato presumibilmente tra
febbraio e marzo 2020.
Tuttavia la partenza per questo nuovo
e ambizioso viaggio (che secondo i miei desideri e le mie concrete intenzioni mi riporterà in una buona
parte del mondo che ho già esplorato ma anche in molti luoghi nuovi), per ora
tutto è ancora da pensare e da organizzare (lasciando però anche molto all’improvvisazione come è giusto che sia),
non avverrà credo prima di un anno/un anno e mezzo, tempo che mi servirà per
sistemare tutto ciò che deve essere sistemato qui in Italia e per mettere a
punto il possibile itinerario. Le variabili personali/lavorative/familiari per
ora sono non facilmente prevedibili ma è tempo di mettere concretamente in moto
la gioiosa macchina da guerra che il sottoscritto può essere quando si accinge ad organizzare un viaggio di queste dimensioni J.
Dando un’occhiata al sito della
Farnesina (Ministero degli Affari Esteri v. link http://www.viaggiaresicuri.it/), dove
è segnalata anche un’ottima applicazione da installare sul telefono, si capisce
subito da allerte, segnalazioni, allarmi di varia natura (sanitari,
relativi al terrorismo, al banditismo, ai disordini politici e agli eventi
naturali) quali e quante siano le situazioni da analizzare, valutare e
approfondire prima di organizzare un itinerario. Considerate comunque questo
sito con un po’ di necessaria leggerezza, in quanto le loro segnalazioni sono estremamente
cautelative e non necessariamente precludono la possibilità di esplorazione in molti Paesi, tenendo però ben presente le aree o le città dove applicare il
massimo della prudenza.
Anche guardando gli itinerari
internazionali organizzati proposti nel sito della Sea Bridge (https://www.seabridge-tours.de/html/verschiffung.php#oben),
una compagnia navale specializzata nella spedizione di camper in mezzo mondo, si
può comprendere quali siano le varie aree nei differenti continenti che vengono più comunemente approcciate dai viaggiatori provvisti di un mezzo proprio.
I porti di arrivo e partenza
utilizzati da questa organizzazione (sommariamente indicati nella cartina qui sotto presa dal loro spazio) sono i
seguenti: Amburgo (Germania), Anversa (Belgio), Southampton, Liverpool, Tilbury
(UK), Baltimora (Usa), Brunswick, Halifax (Canada), Los Angeles, Seattle
(Usa), BuenosAires (Argentina), Cartagena (Colombia), Montevideo
(Uruguay), Panama, Port Elizabeth (Sudafrica), Walvis Bay (Namibia), Auckland
(Nuova Zelanda), Brisbane, Melbourne, Perth, Sydney
(Australia).
Questa dislocazione logistica
permette, ad esempio, di partire dal nord Europa, raggiungere il Sudafrica
(viaggiare estensivamente negli Stati Africani del sud che sono i più
approcciabili per le situazioni socio-politiche), per poi riprendere il mare
verso l’Oceania e raggiungere l’Australia e la Nuova Zelanda. In seguito vedrei
bene la possibilità di raggiungere dall'Australia via terra, solo con brevi tragitti in mare,
il Sud Est Asiatico e il resto del continente asiatico da ripercorrere da est
ad ovest secondo varie opzioni di itinerari, lungo l’antica Via della Seta
per poi ritornare verso l’Europa. In seguito, salute, energie e denaro permettendo,
ci si potrebbe imbarcare verso i continenti americani e ripercorrerli dall’Alaska
alla Terra del Fuoco come da me già fatto anni fa ma senza un mezzo proprio.
Come vi sembra l’idea? J
Tutto ovviamente è in fase iniziale ed
embrionale, vi voglio rendere comunque partepici, anche se in corso d’opera
potrebbero avvenire modifiche e cambiamenti di ogni tipo. Quello che è certo è
il mio andare nella direzione di questi chiari e concreti obiettivi di
viaggio.
Per concludere direi che i costi
relativi alle spedizioni via mare in modalità roll-on/roll-off (salendo e scendendo sulle proprie ruote, senza
spedizione in container per intenderci) sembrano alquanto ragionevoli considerate
le dimensioni inferiori ed ottimali del mio futuro Wanderer.
Purtroppo solo su alcune tratte è
possibile imbarcarsi sulla nave che trasporta il mezzo. In altri casi si
raggiunge per via aerea.
Seguitemi, vi terrò aggiornati!
I porti di imbarco e sbarco forniti dalla SeaBridge
Così sarà il nuovo Wanderer!
Particolare del tetto apribile su un mezzo simile
Altri link dell’autore:
Il canale in You Tube dove trovare tutti i
minivideo di Gentleman Gipsy:
La pittura:
Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia
del mondo come lo vedo io:
I libri pubblicati:
Ottima scelta, sia il mezzo che il grand tour du monde... se tra Australia e sud America ti capita di passare da Porchia, noi siamo sempre qui... eh eh eh
RispondiEliminaSaluti
Ciao ragazzi! Devo verificare nelle impostazioni perchè non mi arrivano notifiche quando qualcuno inserisce commenti... Adesso guardo in Google Maps dove è Porchia! :-) Un abbraccio!
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