Sono tornato a Marken dopo quasi quarant’anni, ed è sempre l’incantevole villaggio che ricordavo, situato nel Waterland in Olanda. Marken forma una penisola ma precedentemente è stata un'isola fino al 1957. Il prosciugamento dei polder circostanti (tratti di mare asciugati artificialmente attraverso dighe), ha cambiato la morfologia del territorio rendendo questo antico villaggio di pescatori una penisola, connessa alla terraferma da una strada rialzata. Presenta ancora case di legno conservate perfettamente e, rispetto a 40 anni orsono, ha sviluppato ulteriormente la sua potenzialità turistica pur mantenendo l’atmosfera di un villaggio tradizionale di pescatori.
Per un certo periodo di tempo, tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, Marken e i suoi abitanti furono oggetto di studi da parte di folkloristi, etnografi e fisici antropologi, che guardarono qui in cerca delle antiche tradizioni olandesi destinate ormai a scomparire con l'avvento della modernizzazione del paese.
Ancora vivo nella memoria collettiva è il ricordo dell’inondazione del 1916, un evento che colpì le coste dei Paesi Bassi. Non così importante da essere paragonato ad altri disastri avvenuti sulle stesse coste nel corso dei secoli, l'avvenimento ebbe comunque una grande influenza sulla decisione per l'avvio dei lavori di bonifica e prosciugamento. Il disastro causò principalmente danni materiali, ma diciannove persone perirono, di cui sedici proprio qui. Marken era protetta solo da piccoli argini tanto che l'acqua la invase con facilità, diversi pescherecci furono trascinati a terra con la popolazione che non aveva dove fuggire.
Volendam (di cui parlerò in un post seguente) e Marken rappresentano la classica escursione possibile da Amsterdam, tra le più interessanti, nonostante la marea di turisti provenienti da tutto il mondo che si trovano specialmente in alta stagione. Io ci sono venuto poco prima del tramonto e tanto basta per non trovare quasi più nessuno.
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