Al termine della giornata mi sono imbattuto casualmente nel Vår Frelsers gravlund (il Cimitero del Salvatore), nel centro di Oslo. Vi sono sepolte molte note personalità norvegesi, tra le quali Henrik Ibsen (del quale nel passato ho apprezzato le commedie a teatro).
Presente anche la tomba di Edvard Munch, il famoso pittore autore de L’Urlo, il famoso dipinto che ho fotografato l’altro giorno nel museo e che racchiude tutto il male di vivere che, secondo l’autore, accomuna le persone di ogni luogo e dal quale lui si sentiva particolarmente afflitto.
«I miei amici continuavano a camminare e io tremavo di paura…E sentivo che un grande urlo infinito che pervadeva la natura». Edvard Munch descrive così, ai tempi, le sensazioni che lo spinsero a dar vita al quadro.
Seppur motivata da una profonda angoscia personale, questa opera è riuscita ad attraversare i secoli e la storia dell’arte.
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