La riserva Cavagrande del Cassibile è un'area naturale protetta in provincia di Siracusa ed è caratterizzata dal corso del fiume Cassibile, l'antico Kakyparis greco, che le dà nome e che l'ha creata nel corso dei millenni scavando profonde gole.
Nel fondovalle si è formato un sistema di piccole cascate e laghetti fonte di refrigerio estivo per i numerosissimi frequentatori.
Difesi dalle inaccessibili pareti a strapiombo della cava e dalla vicinanza dell'acqua, i Sicani, primi abitanti conosciuti di questo luogo, vi costruirono una necropoli, ancora oggi difficile da raggiungere. Intorno al XIII secolo a.C. alcune popolazioni della Sicilia sud-orientale, forse spinte da genti italiche più agguerrite, preferirono rifugiarsi in questi luoghi impervi e ben difesi.
Qui si trovano centinaia di tombe a grotticella e gli ipogei paleocristiani scavati nelle pareti, disposti uno a fianco dell'altro, su ben sei differenti livelli. La foce del fiume Cassibile è un luogo storico, poiché, secondo Tucidide, il capitano Demostene nel 413 a.C. con 6.000 Ateniesi dovette arrendersi alla città di Siracusa. Questi luoghi vennero utilizzati fino alla prima metà del secolo scorso, infatti poco sopra i laghetti si trovava un monastero, del quale si notano ancora delle rovine e le case di alcune famiglie che traevano il loro sostentamento dalla coltivazione di ulivi, carrube e mandorle.
Sul versante nord è possibile osservare un piccolo agglomerato di abitazioni rupestri comunemente noto come Grotta dei Briganti. Nel versante sud si trova un complesso sistema di abitazioni scavate nella roccia, disposte una accanto all'altra su diversi livelli paralleli, collegati tra loro da un sistema di cunicoli e gallerie.
La riserva presenta diverse criticità non ancora risolte, tra cui l'insorgenza di piccole frane in occasione di piogge abbondanti che rendono difficile l'accesso alla stessa. Inoltre sono da segnalare periodici incendi come quello del giugno 2014 che ha distrutto buona parte della vegetazione che ricopre i bordi della vallata.
Da quella data infatti la riserva è ufficialmente chiusa per mancanza di fondi, da parte della regione Siciliana che dovrebbe finanziare la sistemazione dei percorsi e la messa in sicurezza. Dopo così tanti anni ancora non è stata stabilita alcuna data di apertura.
Ovviamente è una chiusura formale da parte delle autorità, per non assumere alcuna responsabilità nei confronti di chi entra: infatti le persone continuano a scendere per godere di questo spettacolo della natura. Sarebbe un peccato non farlo, aspettando i tempi assurdi di chi è preposto ad occuparsi di questa riserva.
DRONE VIDEO COMPLETO (3’30”) Cavagrande del Cassibile (Laghetti di Avola) nel seguente link: https://youtu.be/SKp6y9AH78g?feature=shared
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