Il nome via Mala dice già molto (il video nel seguente link https://youtu.be/S5TU29aJ8Ig?feature=shared ) e ripercorrendo questo antico tracciato (esisteva già nell’Alto Medioevo e venne rifatto tra il 1473 e il 1827) che collega la Val di Scalve alla Valcamonica, lungo la valle del Dezzo, arriva la conferma: i vertiginosi precipizi che terrorizzavano i viaggiatori del passato lasciano tuttora senza fiato, e anche se le auto utilizzano una nuova strada, quasi interamente in galleria, il vecchio itinerario può essere tranquillamente ripercorso a piedi.
Camminando da queste parti è impossibile non ricordare la tragedia della Diga del Gleno. L'acqua distrusse alcuni paesini e si incanalò nella strettoia della via Mala per riversarsi nella Valle Camonica e infine nel lago d'Iseo. Una “Terrificante catastrofe nelle Alpi bergamasche”, titolarono i giornali del tempo. Il disastro del Gleno del 1º dicembre 1923 fu provocato dal cedimento strutturale dell'appena ultimata diga del Gleno, in val di Scalve (info https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_del_Gleno).
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