The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

20 agosto 2024

La Via Mala

     Il nome via Mala dice già molto (il video nel seguente link https://youtu.be/S5TU29aJ8Ig?feature=shared ) e ripercorrendo questo antico tracciato (esisteva già nell’Alto Medioevo e venne rifatto tra il 1473 e il 1827) che collega la Val di Scalve alla Valcamonica, lungo la valle del Dezzo, arriva la conferma: i vertiginosi precipizi che terrorizzavano i viaggiatori del passato lasciano tuttora senza fiato, e anche se le auto utilizzano una nuova strada, quasi interamente in galleria, il vecchio itinerario può essere tranquillamente ripercorso a piedi.

   Camminando da queste parti è impossibile non ricordare la tragedia della Diga del Gleno. L'acqua distrusse alcuni paesini e si incanalò nella strettoia della via Mala per riversarsi nella Valle Camonica e infine nel lago d'Iseo. Una “Terrificante catastrofe nelle Alpi bergamasche”, titolarono i giornali del tempo. Il disastro del Gleno del 1º dicembre 1923 fu provocato dal cedimento strutturale dell'appena ultimata diga del Gleno, in val di Scalve (info https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_del_Gleno).










Nessun commento:

Posta un commento