Atmosfere di vita stanziale niente male.
Il video di 55 secondi nel link:
https://youtu.be/vHEGxfg7jDA?feature=shared
Lived & Travelled in a Campervan. Fulltimer from 2010 to 2024.
Atmosfere di vita stanziale niente male.
Il video di 55 secondi nel link:
https://youtu.be/vHEGxfg7jDA?feature=shared
A proposito di followers! 😊
Un conoscente tempo fa mi ha chiesto “Ma quanti followers hai?”. Ebbene, non sono stato in grado di dargli una risposta.
Allora oggi per la prima volta mi sono preso la briga di dare un’occhiata ai numeri, che in realtà non mi sono mai un granché interessati, altrimenti mi sarei comportato in maniera differente nella gestione dei social. Quindi, visto che qualcuno magari avrà la mia stessa curiosità, vi comunico ufficialmente i dati! 😊
Premetto che sono numeri decisamente inferiori a quelli di tanti altri blogger o viaggiatori.
Io, ormai da ex viaggiatore fulltimer in camper che ha resistito per ben 14 anni senza una casa, ho attualmente solo 117 contatti in Facebook che sono essenzialmente tutte le mie conoscenze personali, la maggior parte delle quali mi seguono poco o niente.
In compenso, sempre in Facebook, ho scoperto di avere 1121 followers che, secondo le mie impostazioni della privacy, possono visionare solo i video che io posto. Devo dire che sono proprio loro che in realtà producono un buon numero visualizzazioni ai miei filmati (che variano da un minimo di 20/30 a circa 200 per ogni video).
Passiamo ad Instagram: in questo social io seguo solo 91 persone che conosco quasi tutte personalmente, la maggior parte delle quali praticamente non usa Instagram, postando poco o niente, e che quindi mi seguono poco o niente.
Ad oggi ho però 445 followers, che sono piuttosto pochi e che avrebbero potuto essere molti di più se solo io avessi deciso di seguire le centinaia e centinaia di persone che mi hanno raggiunto tramite gli hashtag che aggiungo ai posts, che hanno cliccato su “segui” ma che poi hanno cambiato idea probabilmente perché io non ho deciso di ricambiare il favore. “Fair enough”, non ero interessato a seguire centinaia o migliaia di sconosciuti che non avrei peraltro avuto il tempo di seguire seriamente e non ero interessato al fatto che a loro volta “facessero finta” di seguire me. Spesso è solo gente che vuole aumentare i numeri.
Devo dire che comunque tramite gli hashtag, le visualizzazioni dei video in Instagram, tenuto conto del basso numero di followers che ho, non sono male: vanno da poche decine ad alcune centinaia per ogni video.
E passiamo a YouTube: ho scoperto di avere 341 iscritti di loro volontà al canale, e la maggior parte di loro è da me sconosciuta. Le visualizzazioni dei video sono molto disomogenee e probabilmente dipendono dal fatto che alcuni video vengono condivisi con il link esternamente al mio spazio in YouTube e quindi vengono visti maggiormente.
È abbastanza divertente rilevare che il video che ha avuto più visualizzazioni, 60.686, è un brevissimo e quasi insignificante filmato da me girato in Sicilia durante un ingorgo stradale provocato da pecore!
Per il resto solo un pugno di video supera le 10.000 visualizzazioni, una quindicina sono inclusi nella fascia tra le 2000 e le 7000 visualizzazioni, un buon numero si attesta intorno al migliaio, una discreta parte ha avuto solo poche centinaia di visualizzazioni, mentre la stragrande maggioranza rimane su poche decine nella migliore delle ipotesi. Un altro dato a mia disposizione è che in tutti questi anni ho postato 800 video in YouTube.
E adesso veniamo ai blog: Gentleman Gipsy, che è questo blog di viaggi (viaggi che da oltre un anno sono in stand-by o in un raggio limitato intorno a Bergamo, visto che è dove per ora sono tornato a vivere), ha solo 24 iscritti che in realtà non so quanto mi seguano con regolarità. Eventualmente fatemi sapere!😊 Sicuramente è un numero che non giustifica la globalità delle visualizzazioni ad oggi è arrivata a oltre 202.000, nel corso dell’intero periodo da quando il blog è nato nel marzo 2009. Vuol dire che sul blog ci arriva, più o meno distrattamente o casualmente, un discreto numero di persone non iscritte.
Nel corso degli anni in questo blog ho inserito 1980 post e ho ricevuto la miseria di 161 commenti perché purtroppo le interazioni sono veramente scarse. Tuttavia forse per me, che sono stato tutto sommato un viaggiatore un po’ defilato e solitario, è stato meglio così perché se le interazioni fossero state molte di più sarebbe stato impegnativo gestirle.
Se vi può incuriosire, le principali visualizzazioni del blog sono arrivate ovviamente dall’Italia (quasi 80.000), seguono gli Stati Uniti (oltre 70.000), la Russia (con oltre 6400), Singapore e la Germania (con quasi 5000) e di seguito molti altri paesi tra cui la Francia, Hong Kong, l’Ucraina e il Regno Unito.
Per quanto riguarda il blog dove metto una selezione ristretta di fotografie, e il blog dei miei modesti lavori di pittura, le performance sono state decisamente inferiori rispetto a quelle del blog di viaggio.
Tutto ciò per dare un’idea prima a me stesso, che ignoravo tutto ciò, e poi a voi di quello che c’è stato intorno a tutti questi anni di esposizione mediatica, poca o tanta che sia stata.
Vi confermo che non mi ha mai sfiorato l’idea di voler arrivare a guadagnarci qualcosa da tutto ciò, consapevole che sarebbero serviti ben altri numeri che non ho fatto un granché per raggiungerli (pare che ci sia gente che paghi per avere più followers).
Con l’occasione, ringrazio chi mi ha seguito e mi segue ancora affettuosamente: voi siete un gruppo ristretto, so chi siete e vi voglio bene! 🤗
Le Buche di Nese (o Pozze di Burro) sono una serie di pozze formate dal torrente Nesa che scende dalla Corna Bianca fino ad Alzano Lombardo in Val Seriana.
Per visitarle occorre raggiungere la frazione di Burro dove, poco prima della Trattoria del Brugo, un breve sentiero conduce alle buche.
La prima buca è facilmente raggiungibile da chiunque mentre per le altre occorre avere una certa esperienza escursionistica se non a tratti di arrampicata, essere sufficientemente equipaggiati e prestare attenzione perché il sentiero non è ben tenuto e in vari punti è scivoloso, ripido ed esposto. Non è un caso che siano accaduti incidenti anche mortali. State all’occhio!
Ma la bellezza di questo luogo è proprio il suo essere rimasto selvaggio, non eccessivamente invaso dalle persone (perlomeno nei giorni feriali) e non essere troppo gestito e regolamentato (come invece è successo alla Val Vertova negli ultimi anni). Il VIDEO (2’55”) nel link: https://youtu.be/WYMRzLciv2c?feature=shared
Si possono anche scoprire luoghi vicini ma solo se si hanno gli occhi del viaggiatore… 😊
Sia nella prima che nella seconda guerra mondiale, Ponte San Pietro fu spesso bombardata a causa dei suoi ponti ferroviari e stradali che permettevano l'approvvigionamento di materiale bellico tra Bergamo e Milano. I ponti vennero danneggiati da una serie di incursioni e gran parte del territorio circostante fu devastato delle bombe lanciate dagli aerei.
I ponti di oggi regalano ancora degli scorci sul fiume alquanto apprezzabili.
Il VIDEO (3’10”) nel mio canale YouTube o nel seguente link: https://youtu.be/0ZkcNNvDomY?feature=shared
Cassano d’Adda ha quasi 20.000 abitanti e si trova sulla riva dell’Adda in provincia di Milano. E’ un vero peccato che i due luoghi più attraenti, la Villa d’Adda-Borromeo e il Castello, siano raramente aperti alle visite in quanto utilizzati per eventi.
La cittadina è celebre per le numerose battaglie combattute al valico sull’Adda che divideva il Ducato di Milano dalla Repubblica di Venezia: da qui, infatti, combatterono o passarono personalità importanti fra le quali l’imperatore Federico Barbarossa (1158), il condottiero ghibellino Ezzelino III da Romano (1259), il principe Eugenio di Savoia (1705) e il generale Suvorov (1799), ma anche Napoleone Bonaparte, il re Vittorio Emanuele II e l’imperatore Napoleone III.
Il VIDEO (3’10”) in un post precedente, nel mio canale in YouTube o nel link: https://youtu.be/_HQpXeOUkOQ?feature=shared
Per maggiori informazioni su Cassano d’Adda e la sua lunga storia, vedi link https://it.wikipedia.org/wiki/Cassano_d%27Adda