Dopo un forte e ventoso temporale come
quello di ieri sera, come succede spesso, oggi il cielo era dei più limpidi e
la visibilità ai massimi livelli.
Come si fa a non andare sulle vette ad
ammirare un paesaggio così immenso e maestoso che apre il cuore?
In sella alla Vespa, dopo essere
passato a salutare Andrea, un nuovo amico che vive qui al Passo della Presolana,
per ammirare i suoi vitellini appena nati, ho raggiunto Nona in Val di Scalve e
quindi ho camminato fino al Passo della Manina da cui si gode una vista
stupenda sulla Val Bondione e su una parte della Val di Scalve, abbracciando
luoghi come Lizzola, il rifugio Coca, il rifugio Curò e la diga del Barbellino.
Stanco ma ripagato.
Incontro sul sentiero
Uno dei vitellini di Andrea, nati da una settimana
Lungo il sentiero per il Passo della Manina
La chiesetta al passo della Manina e Lizzola
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