Lunga, impegnativa ed intensa giornata.
Dal Passo della Presolana, in sella alla Vespa, sono ridisceso in Val di Scalve
per poi risalirla fino a Schilpario e giungere al Passo del Vivione (1828 mt).
Da lì, con oltre due ore e mezzo di cammino sono arrivato al Passo del
Venerocolo (2314 mt), passando per il Lago di Valbona (2056 mt), il Passo del
Gatto (2415 mt), i deliziosi Laghetti di San Carlo (2294 mt) e il bel Lago del
Venerocolo (2300 mt).
Una meraviglia. Io non so se Dio
esiste, ma conosco la Natura. Conosco le montagne, le foreste, i deserti, gli
oceani, i fiumi e i laghi.
E la Natura è anche creazione e
bellezza.
Amo i laghi alpini in questa stagione punteggiati
da fiori bianchi che sembrano cotone cresciuto ai bordi di questi incantevoli
specchi d’acqua. La fatica per raggiungere questi luoghi (oggi ho camminato
tutto il giorno, almeno per sei ore esclusa l’esplorazione dei laghi) è un
prezzo che pago più che volentieri per godere della potente bellezza della
natura.
Quassù non ci sono folle nevrotiche,
automobili e fumo, cemento e rumori, caldo e centri commerciali.
Qui c’è il silenzio, il vento fresco,
le marmotte che fischiano, le aquile che volteggiano, i laghi che prendono il
colore del cielo, i fiori che colorano il verde e la pace che da fuori riesce
ad entrarti dentro.
Ma chi ha inventato le città? J
Al Lago del Venerocolo
I "fiori di cotone" ai Laghetti di San Carlo
Lago del Venerocolo
Laghetto di Valbona
Lago del Venerocolo
Incontro ravvicinato al Passo del Gatto
Lago del Venerocolo
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