Come per l’anno scorso in Norvegia,
avendo a disposizione tre settimane, ho scelto di volare in Islanda, “tradire”
il Wanderer e noleggiare un’auto sul posto, per non sprecare giorni e giorni in
camper nel percorso di andata e ritorno dalle mie lontane mete nordiche.
La precisa scelta di non prenotare
alcuna sistemazione alberghiera per godere della totale libertà di itinerari e
spostamenti, nonché il risparmio che ne deriva, mi ha fatto preferire anche
questa volta la possibilità d’utilizzo della tenda ma soprattutto dell’auto per
la mia logistica di riposo “notturno” per modo di dire, vista la luce estiva
imperante nel grande nord.
Quest’anno, su 21 notti, ho dormito 4
volte in hotels, 1 volta in tenda e 16 notti in auto, trovando la Kia Picanto
leggermente più comoda della Toyota Aygo utilizzata in Norvegia l’anno passato.
Ovviamente non pensiate che si dorma
comodamente, ma con un po’ di esperienza si può dormire più che a sufficienza
(4/5 ore per notte), con qualche necessità di recupero (a volte solo 15/20
minuti) durante il giorno alla prime avvisaglie di sonno mentre si guida.
Nella tenda si riposa relativamente
più comodi, in quanto distesi, ma verso il mattino presto ci si sveglia comunque
per una certa sensazione di freddo (temperature minime dai 7 ai 10 gradi),
nonostante l’equipaggiamento e il mio ottimo sacco a pelo “Lupo Nero”.
In auto riesco a dormire più o meno lo
stesso numero di ore e in più posso accendere il riscaldamento ogni qual volta
mi fa piacere percepire il tepore e togliere un po’ di umidità.
Molti mi chiedono: pericoli nel
dormire in auto? Considerate che io vengo da 8 anni di vita da fulltimer in camper, spesi per la gran
parte in sosta libera: la mia percezione del rischio si è affinata e la soglia
si è alquanto abbassata rispetto alla
media delle persone. La percezione del rischio della maggior parte delle
persone è alquanto amplificata dall’ansia e dalla paura, oltre che dalla
mancanza di esperienza diretta, ed è ben maggiore del rischio reale. Inoltre
anni di esperienza on the road aiutano
a capire e a scegliere con ottimo istinto i luoghi (in città o in mezzo alla
natura) dove fermarsi e dormire.
Grazie dunque alla fedele Kia Picanto
dalla buone qualità tecniche, ottimamente ammortizzata lunghi gli sterrati (e
sono qualche migliaio di km in Islanda), e dai consumi alquanto contenuti. Con lei ho
percorso 5.250 km in tre settimane, ringraziandola spesso anche per avermi
fatto da modella in tutte queste foto, e per non essersi mai ribaltata e non
essere mai uscita di strada, al contrario della jeep incontrata lungo il
cammino. J (v. foto
sottostante)
Questa auto è stata meno fortunata...
Fuggendo dalla nebbia
Cliccate sulle foto per ingrandirle ed apprezzarle
maggiormente.
Molte più foto sono nel mio spazio in Facebook.
Chi desidera visionarle mi chieda il contatto
specificando il motivo “fotografico”.
Grazie.
Altri link dell’autore:
Il canale in You Tube dove trovare tutti i
minivideo di Gentleman Gipsy:
La pittura:
Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia
del mondo come lo vedo io:
I libri pubblicati:
Nessun commento:
Posta un commento