The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

8 agosto 2018

Chiesette e camposanti luterani: un amore fotografico

Come annunciato in precedenza, e piacevole retaggio del passato viaggio in Norvegia del 2017, provo un amore fotografico per le chiesette luterane e i graziosi camposanti annessi. Li apprezzo per la loro bellezza essenziale e, avvolti dalle luci dell’alba o del tramonto (ma anche avvolti dalla foschia o nella pioggia) li ho trovati spesso irresistibili, tanto che le fermate e le piccole deviazioni dal percorso (al primo spuntare di un campanile all’orizzonte), si sono succedute con grande frequenza.
Di molte chiesette non ricordo né il nome né la località in cui si trovano, e nemmeno sono in grado risalire ad essi.
Cominciamo da questa, sicuramente incrociata lungo l’itinerario settentrionale nella penisola Snæfellsnes.
Ho intenzione di fare un post dedicato alle chiesette/camposanti più carine incontrati in Islanda(e lo farò), ma alcune di loro meritano un spazio a sé.
Ditemi voi se questa non è attraente e suggestiva!
Spesso distanti uno o due chilometri dalle strade principali, già da lontano, con un minimo di occhio allenato, si può intuire il fascino di questi luoghi in cui ci si ritrova sempre da soli a respirarne l’atmosfera e a godere della pace (più o meno eterna… J) che danno, lontani da autobus affollati da turisti che per fortuna qui non si fermano mai.
E qualche positiva riflessione sulla vita e sulla morte, perché no?, contribuisce a rendere il viaggio ancora più vero.












Cliccate sulle foto per ingrandirle ed apprezzarle maggiormente.
Molte più foto sono nel mio spazio in Facebook.
Chi desidera visionarle mi chieda il contatto specificando il motivo “fotografico”.
Grazie.



Altri link dell’autore:

Il canale in You Tube dove trovare tutti i minivideo di Gentleman Gipsy:

La pittura:

Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia del mondo come lo vedo io:

I libri pubblicati:

Nessun commento:

Posta un commento