Un’ennesima bella giornata di sole, (e
sono state la stragrande maggioranza durante queste tre settimane), ha
accompagnato il secondo itinerario percorso lungo la Penisola di Reykjanes, in attesa di raggiungere la Laguna Blu,
prenotata per il pomeriggio (ne parlo nel precedente post).
Partito da Keflavik, dove ho portato
un saluto alla Gigantessa, un popolare personaggio dei libri per bambini, ho
raggiunto l’interessante Parco Nazionale di Reykjanesfolkvangur e il bel Lago Kleifarvatn,
un lago profondo che riempie una fenditura vulcanica ed è circondato da dirupi di
lava plasmati dal vento e da spiagge di sabbia nera. Un sentiero corre intorno
alla sponda, offrendo panorami suggestivi, mentre si cammina su scricchiolanti
ceneri vulcaniche. Narra la leggenda che in fondo al lago si nasconda un mostro
vermiforme dalle dimensioni di una balena; se anche fosse vero, la povera
creatura vivrebbe in uno spazio sempre più ridotto, visto che il lago si riduce
progressivamente dal 2000, quando due violenti terremoti hanno scosso la
regione.
Passando da Seltùn (un campo geotermale dove
pozze di fango e fumanti solfatare scintillano di riflessi iridescenti grazie
ai minerali contenuti nel suolo) e dal Lago Graenavatn (un antico cratere pieno
d’acqua insolitamente verde a causa di certi minerali e della alghe termofile),
ho visitato la Krysuvikurkirkja, l’unica chiesa incontrata in Islanda che sia segnalata
ma in realtà inesistente (vi si trovano solo poche rovine nel sito affascinante
dove sorgeva). Lungo la costa mi sono soffermato presso le ampie scogliere nere di
Krysuvikurberg che si estendono per 4 km e che durante l’estate sono abitate da
una moltitudine di uccelli marini.
La laguna Blu mi attendeva nel primo
pomeriggio per regalarmi qualche ora di riposo dopo i ben 5125 km percorsi in
questa meravigliosa isola nelle tre settimane trascorse in questo angolo del
Pianeta.
Un viaggio all’altezza di qualsiasi
aspettativa. Unico rammarico non aver potuto visitare le aree di Kerlingarfjoll,
Landmannalaugar, Askja e Porstvatn, a causa della necessità di un mezzo 4x4 o
del meteo non favorevole al momento di poterlo fare con un tour organizzato.
Un motivo in più per ritornare da
queste parti nel prossimo futuro noleggiando una jeep.
Keflavik
Il Lago Kleifarvatn nel Parco Nazionale di Reykjanesfolkvangur
Le fedele Kia Picanto in riva al lago
Il campo geotermale di Seltùn
Cavalli e umani al Lago Graenavatn
Krysuvikurkirkja, una chiesa inesistente
La chiesa in una foto dell'epoca
La costa sud della Penisola di Reykjanes
e le scogliere di Krysuvikurberg
Un mare di nuvole sotto l'azzurro del cielo
durante il rientro in Italia
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