The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

16 agosto 2020

Il blog continuerà a vivere?

In merito alla domanda nel titolo, incomincio ad avere qualche dubbio. Perché?

Sono moltissimi mesi che lo utilizzo pochissimo come forse qualcuno avrà notato. Un po’ perché viaggio di meno (quest’anno saltata la Sardegna per lavoro, rimandata svariate volte la partenza per il Qatar (sempre per lavoro, probabile dopo la metà di settembre) e soprattutto saltate le mie vacanze d’agosto, sempre per motivi di lavoro. Il Covid ha avuto ahimè la sua importanza in tutto questo. E ce l’ha anche negli sviluppi del mio futuro giro intorno al mondo con il nuovo Wanderer (con cui ogni giorno sono sempre più in sintonia), un’avventura che vorrei iniziare al mio ritorno dal Qatar tra uno o forse due anni, sempre Covid permettendo, in quanto le frontiere, fili spinati sempre troppo presenti su questo nostro pianeta, sono ancora più serrate e difficili da oltrepassare.

Ma non è tutto questo che mi fa avere dubbi sul proseguire l’utilizzo del blog: i motivi sono due, il primo di ordine umano, il secondo di ordine tecnico. Il primo è che in tanti anni, più di dieci, dalla nascita del blog, ho riscontrato 150.000 visualizzazioni dei miei post, provenienti da moltissimi Paesi del mondo (il blog ha un traduttore Google che copre tutte le lingue della Terra), ma questo non ha dato seguito che a un numero esiguo di interazioni e di scambi. E’ come se sia un qualcosa a senso unico: io scrivo e posto foto e gli altri li guardano passivamente senza commentare e interagire in alcun modo. Questo alla lunga non mi è piaciuto molto. Il mio utilizzo di Facebook, di Instagram e della Stato in Whatsapp  da questo punto di vista è alquanto più soddisfacente. Ora, e mi rivolgo magari anche solo ai quei 25 gatti dei miei followers sul blog (sarebbero coloro che si sono volontariamente iscritti come “lettori fissi”), vi comunico che se questa interazione quasi nulla continuerà, il dubbio diventerà certezza e il blog si fermerà.

Anche perché il grosso delle visualizzazioni sono da considerare ovviamente un risultato casuale delle ricerche sul web, quindi non hanno una concreta importanza per me.

Il secondo motivo, quello tecnico, è che quando il mio viaggiare a tempo pieno ricomincerà, l’utilizzo dello smart phone e delle connessioni wifi in giro per il mondo, sarà molto più comodo dell’utilizzo del pc. E lavorare sul blog utilizzando il telefono è molto più scomodo che farlo dal pc. Considerando questi elementi, deciderò. J

          A voi, eventualmente, dare segnali di vita. 






Altri link dell’autore:

Il canale in You Tube dove trovare tutti i minivideo di Gentleman Gipsy:

http://www.youtube.com/user/ilvagabondo62?feature=mhee

La pittura:

http://eliseooberti.blogspot.com/

Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia del mondo come lo vedo io:

http://eliseoobertifotopopart.blogspot.com/

I libri pubblicati:

http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=3605


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