The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

18 novembre 2020

Doha: il "berbero" e burbero Ministero degli Interni

Il massiccio edificio del Ministero degli Interni sembra una fortezza, quasi una prigione. Fa quasi paura il solo pensare di essere condotto là dentro! Oggi sono andato da quelle parti (non esattamente dentro il Ministero) per farmi prendere le impronte digitali ai fini della carta d’identità locale e la successiva conversione della patente: pensavo quasi mi volessero prendere pure quelle dei piedi!  Oltre a tutte le singole dita anche i palmi delle mani plurime volte. Qui, se combini qualcosa, voglio essere super sicuri di dartene la responsabilità!

Lungo la strada altre architetture della città.




Il Ministero degli Interni del Qatar





Altri link dell’autore:

 

Il canale in You Tube dove trovare tutti i minivideo di Gentleman Gipsy:

http://www.youtube.com/user/ilvagabondo62?feature=mhee

 

La pittura:

http://eliseooberti.blogspot.com/

 

Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia del mondo come lo vedo io:

http://eliseoobertifotopopart.blogspot.com/

 

I libri pubblicati:

http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=3605







 

Nessun commento:

Posta un commento