The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

8 settembre 2022

Zamość, Polonia

    Zamość è una tranquilla città della Polonia sudorientale con circa 67.000 abitanti a circa 89 km dal confine con l’Ucraina dilaniata dalla folle guerra. Il centro storico della città, essenzialmente la bella piazza principale, è iscritto nella lista patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 1992. È considerata un esempio di “città ideale” rinascimentale ben conservato, in quanto il nucleo originale non è stato pressoché intaccato dallo sviluppo successivo della città, avvenuto attorno ad esso.

     Fino alla seconda guerra mondiale Zamość fu uno dei principali centri della presenza ebraica in Polonia. Nel 1939, su una popolazione di circa 29.000 abitanti, oltre 12.000 erano ebrei. Solo pochi di essi sopravvissero agli eccidi e alle deportazioni dell’Olocausto. Nella sinagoga cittadina ci sono dei pannelli che raccontano storie molto interessanti di persone che hanno attraversato quel periodo tanto doloroso per la Polonia intera. La maggior parte degli ebrei della città perirono nei campi di sterminio.

     Anche la popolazione polacca della città fu vittima di persecuzioni. L’area, a causa del terreno fertile, fu scelta per la colonizzazione tedesca e gli occupanti nazisti progettarono il dislocamento di almeno 60.000 tedeschi nell'area prima della fine del 1943. Nel novembre 1941 fu tentata un'espulsione dei locali e l'intera operazione finì con una pacificazione combinata con un'espulsione nel giugno-luglio 1943: circa 110.000 persone furono espulse e tra di essi c'erano circa 30.000 bambini, che se "accettabili" dal punto di vista della razza, venivano sottratti alle loro famiglie e mandati in adozione in famiglie tedesche per il processo di “germanizzazione”. La maggior parte delle persone espulse fu mandata nei campi di lavoro in Germania o nei campi di concentramento.














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