Questa mattina, con un cielo che non sapeva decidersi tra la pioggia il sole, sono passato a Punda Beach, Piso Livadi, Golden Beach e Marpissa e Marmara, e questi ultimi due, insieme a Prodromos e Lefkes visitati ieri, sono i villaggi tradizionali più belli dell’isola di Paros. Ho terminato la giornata a Paroikia, il capoluogo dell'isola apprezzandone la Basilica della Madonna di Ekatontapilani, considerata uno dei monumenti bizantini più importanti delle isole greche.
Ultimo giorno a Paros, domani m’imbarco per il Pireo (sarei passato volentieri anche a Mykonos ma non c’è un traghetto diretto). Credo che la maggior parte delle persone abbia più timore a salire su un aeroplano che a bordo di una nave ma proprio oggi sono venuto a conoscenza di una tragedia avvenuta a due miglia da dove sono ora, nel mare che ho di fronte in questo momento. Vi racconto la storia: la Express Samina era una nave traghetto che affondò qui al largo di Paros il 26 settembre 2000 e se avessi avuto la sfortuna di essere a bordo in quel giorno sarebbe stato un pessimo regalo per il mio compleanno! 😊 I morti in seguito al naufragio furono 80, a fronte di un totale di 473 passeggeri e 61 membri dell'equipaggio a bordo. Quella sera la Express Samina era partita dal Pireo e, posta sotto il controllo del pilota automatico, andò fuori rotta e, nonostante una manovra tentata all'ultimo momento dall'equipaggio, alle 22:12 circa entrò in collisione con gli isolotti Portes, due scogli affioranti ben segnalati posti a circa tre miglia dal porto di Paroikia dove mi imbarcherò domani mattina. La Express Samina impattò con le rocce sul lato destro. L'urto produsse due danni principali: uno squarcio lungo circa 6 metri e alto 1 al di sopra della linea di galleggiamento nella zona di prua e un secondo foro, lungo circa tre metri, che fu aperto dalla pinna stabilizzatrice destra. Questa seconda apertura, posta al di sotto della linea di galleggiamento, provocò l'allagamento del locale macchine principale. Nonostante il danno interessasse solamente un compartimento stagno, situazione alla quale la nave era progettata per resistere, la mancata chiusura delle paratie stagne (in contrasto con i regolamenti di sicurezza) permise all'acqua di passare anche ai compartimenti adiacenti. L'allagamento della sala macchine, con la conseguente interruzione di generazione di corrente elettrica, e l'avaria occorsa al generatore d'emergenza impedirono all'equipaggio di utilizzare i controlli remoti per chiudere le paratie stagne dopo la collisione, condannando la nave. La Express Samina si inclinò rapidamente sul lato di dritta, fatto che impedì di calare tutte le scialuppe in mare. La situazione fu peggiorata dalla scarsa assistenza prestata dall'equipaggio ai passeggeri e dalle difficili condizioni atmosferiche. I naufraghi furono soccorsi da pescherecci e imbarcazioni locali e da elicotteri provenienti da alcune navi della Marina britannica presenti in zona per un'esercitazione. Furono portate in salvo 454 delle 534 persone presenti a bordo; la maggioranza delle 80 vittime rimase a bordo della nave. Il naufragio risultò il peggiore disastro marittimo in Grecia dall'affondamento della Iraklion, costato la vita a 226 persone nel dicembre 1966 (molto particolare anche la storia di questo naufragio - vedi link https://en.wikipedia.org/wiki/SS_Heraklion - ricordato da un monumento a Chania, Creta, proprio accanto al parcheggio dove sono rimasti diversi giorni) ed ebbe delle conseguenze molto pesanti su vari fronti. Il comportamento dell'equipaggio fu fortemente criticato: diversi passeggeri raccontarono di non essere stati aiutati nell'abbandono della nave e che non fosse stato dato nessun allarme. Nell'affondamento della nave fu di fondamentale importanza la mancata chiusura delle paratie stagne in navigazione, come provato da studi collegati alla successiva inchiesta, che dimostrarono che la nave avrebbe potuto sopportare anche un allagamento esteso a tre compartimenti stagni. Nove tra membri dell'equipaggio, rappresentanti della compagnia e ispettori furono processati con varie accuse, tra le quali omicidio colposo multiplo. Il processo, iniziato a luglio 2005, terminò con condanne rispettivamente a 16 e 19 anni di carcere per il comandante Vassilis Yiannakis e il primo ufficiale Anastassios Psychoyios. Anche altri tre membri dell'equipaggio subirono condanne tra 15 mesi e 8 anni di carcere, così come due rappresentanti della compagnia che furono condannati a 51 mesi di carcere ciascuno. Emersero, inoltre, diverse irregolarità nelle certificazioni di sicurezza del traghetto, che si scoprì aver navigato (non in occasione dell'incidente) anche senza certificato di idoneità alla navigazione. Questi fatti causarono un'immediata reazione da parte del Governo greco, che portò a bloccare ben 65 navi tra traghetti di linea e navi da crociera, trovati non in regola con le norme di sicurezza nei giorni seguenti all'incidente. Successivamente, gran parte di queste navi tornò in servizio, ma il limite di età per le navi che prestavano servizio nelle linee interne greche fu abbassato da 35 a 30 anni. La compagnia armatrice si trovò sotto grande pressione, al punto che il presidente Pantelis Sfinias si suicidò due mesi dopo l'incidente. La compagnia, che era arrivata nel giro di due anni a controllare una buona parte dei collegamenti interni all'Egeo, ridusse la propria presenza, fermando diverse delle proprie navi negli anni seguenti e prendendo, dal 2005, il nome di Hellenic Seaways. Se domani succedesse una cosa del genere magari potrei anche sopravvivere, oppure no, chi può dirlo? Ma certamente perderei il Wanderer che affonderebbe con la nave… E questo mi dispiacerebbe veramente! 😊
Comunque in ogni caso c’è sempre della grave negligenza in come vengono gestite le navi e quindi dei potenziali rischi ci sono sempre proprio per questo. C’è stato un naufragio anche all’isola di Santorini nel 2007 con protagonista una nave da crociera, la Sea Diamond ( vedi link https://it.wikipedia.org/wiki/Naufragio_della_Sea_Diamond ) in quel caso i morti furono solo due ma i danni ambientali (tonnellate di carburante) sono stati, e forse lo sono ancora, una spada di gDamocle per le acque dell’isola.
Bene, dopo queste storie auguratemi buona navigazione per domani! 😊
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