Chi mi conosce bene sa quanto poco ami
le religioni organizzate e sa che l’interesse che io provo per le chiese è
puramente estetico, architettonico, artistico e fotografico. Già nel viaggio in
Norvegia dell’anno scorso avevo sviluppato un particolare interesse per le
piccole, sobrie, essenziali, chiese (e i camposanti annessi) che trovavo di un appeal fotografico non comune. Ne
fotografai a bizzeffe, ad ogni ora del giorno, con ogni tipo di luce e di clima,
dedicandoci al mio ritorno dei post specifici nel blog. Quest’anno preparatevi:
anche l’Islanda ha offerto parecchio materiale in questo campo (a proposito di
camposanti… J).
Tuttavia adesso inizio con il proporvi
una grande chiesa luterana di cemento bianco (1945-86) che domina lo skyline di
Reykjavik ed è visibile da oltre 20 km di distanza. Dalla cima della sua torre
(alta circa 75 metri) si gode una vista spettacolare sulla città. In
contrasto con la grandiosità dell’esterno, l’interno e decisamente sobrio,
fatta eccezione per il gigantesco organo formato da ben 5275 canne. All’epoca
della costruzione, le dimensioni della chiesa e il design innovativo causarono diverse
polemiche. Il suo architetto, G. Samuelsson, morì molto prima che fosse
terminata.
La riforma luterana, che intese
riportare la chiesa a maggiore serietà, essenzialità, osservanza e sobrietà, si
riflette anche nella grandiosità di questa chiesa, oltre che nella semplicità
delle meravigliose chiesette (con annessi camposanti a cui non si può fotograficamente
prescindere) che sono sparse nella campagne. Ma di queste parleremo più avanti.
La luce che vedete nelle foto è quella
delle 22,30/23,00 in Islanda… J
La grande chiesa luterana
e il panorama che si gode dalla cima della torre
Cliccate sulle foto per ingrandirle ed apprezzarle
maggiormente.
Molte più foto sono nel mio spazio in Facebook.
Chi desidera visionarle mi chieda il contatto
specificando il motivo “fotografico”.
Grazie.
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