The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

14 agosto 2018

Islanda settentrionale: da Blonduos fino a Akureyri

Sempre accompagnato da “biscioni” giganteschi di nebbia, per fortuna quasi sempre al largo sui fiordi, ho percorso una prima parte dell’Islanda settentrionale partendo da Blonduos, visitando lungo il cammino l’affascinante fattoria-museo con il tetto di torba di Glaumbaer, la migliore dell’Islanda settentrionale nel suo genere. E’ una tradizionale fattoria arredata con mobili d’epoca, accessori e utensili che consentono di farsi un’idea delle difficili condizioni di vita di un tempo.
Soffermandomi presso le solite amate chiesette e camposanti, e visitando una pozza geotermica (Grettislaug, menzionata in una della saghe islandesi), sono arrivato a Hofsos, un sonnolento borgo di pescatori, conosciuto soprattutto per la splendida piscina di design (Sundlaugin à Hofsòsi), con accanto una vasca di acqua termale, che si è conquistata un posto nell’immaginario collettivo islandese: inaugurata nel 2010 grazie alle donazioni di due signore del posto, la piscina vanta un design perfettamente integrato nel panorama del fiordo (oggi un po’ annebbiato), e offre vedute meravigliose che spaziano verso l’infinito (usando le parole della mia fedele Lonely Planet).
A Siglufjorour invece, Siglo per tutti, una delle due cittadine, a mio avviso, più carine di tutta l’Islanda, dedicherò il prossimo post.




Qui sopra una chiesetta in vista (in alto a sx), 
andiamo a vederla da vicino!


E difficilmente me ne pento per queste deviazioni...


La fattoria con il tetto di torba di Glaumbaer, esterni e interni







La piscina Sundlaugin à Hofsòsi




Per, graziosissimi camposanti luterani! :-)







Hofsos




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