Siglò, così viene chiamata, è finora
la cittadina che mi è piaciuta di più (e lo resterà per tutto il viaggio a
pari merito con un'altra di cui parlerò successivamente). Le sue atmosfere, i
suoi colori, il suo porto, lo scenario circostante e la vita che si respira,
elementi non così frequenti in Islanda, mi hanno fatto soffermare a lungo e
scattare molte foto, godendomi il sole seduto a un tavolo di legno di un buon
ristorante.
Situata ai piedi di un ripido versante
montuoso, nel periodo di massima attività, Siglò ospitava ben 10.000 lavoratori
e il suo porto era sempre gremito di pescherecci intenti a scaricare il pescato
che poi veniva pulito e salato dalla donne. Quando alla fine d egli anni ’90 le
aringhe scomparvero dalla acque costiere dell’Islanda settentrionale, l’economia
di Siglufjorour cominciò a declinare e da allora non si è mai completamente
ripresa.
Ora che nuovi tunnel la collegano a
altre località in maniera più comoda e veloce, Siglò a iniziato a richiamare l’attenzione
dei viaggiatori attratti dalla sua bellezza.
Vale la pena fermarsi per
godersela un po’.
Siglò
Il Siglò Hotel, che tutt'intorno rimanendo anche
all'esterno regala un'ottima e libera connessione wifi
Questa è una finta casa, con porte e finestre dipinte:
in realtà è un magazzino o qualcosa di simile
Le pozze termali dell'Hotel Siglò
Cliccate sulle foto per ingrandirle ed apprezzarle
maggiormente.
Molte più foto sono nel mio spazio in Facebook.
Chi desidera visionarle mi chieda il contatto
specificando il motivo “fotografico”.
Grazie.
Altri link dell’autore:
Il canale in You Tube dove trovare tutti i
minivideo di Gentleman Gipsy:
La pittura:
Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia
del mondo come lo vedo io:
I libri pubblicati:
Nessun commento:
Posta un commento