Una buona parte delle strade irlandesi
sono strettissime perché risalgono alla notte dei tempi quando c'erano solo
cavalli e buoi, non certo i tracotanti Suv di oggi né tantomeno gli sfreccianti
e giganteschi autobus del turismo di massa.
A noi viaggiatori italici, che tra
l'altro qui ci ritroviamo a guidare dalla parte opposta, queste stradine
dapprima incutono un certo timore in quanto i mezzi provenienti in senso
opposto vi sfrecciano a pochi centimetri del vostro specchietto senza nemmeno
rallentare, poi un po’ le odi, dopo un po' te ne fai una ragione, poi ti
abitui, poi ti impratichisci e alla fine non ci fai quasi più caso. In
conclusione arrivi quasi ad amarle perché ti rendi conto che nei percorsi
remoti (con mono carreggiata a doppio senso di marcia e saltuari slarghi per
facilitare il rispettivo passaggio), non ci trovi le migliaia di persone che
viaggiano sugli enormi autobus (non ci passano proprio!, e nemmeno i camper di
dimensioni standard) e che intaserebbero i luoghi da visitare.
Sono proprio queste strette strade che permettono a questi luoghi di rimanere
intoccati dal turismo di massa che rovina i paesaggi con le sue atmosfere da
turismo industriale e commerciale, che sottraggono ogni magia ai luoghi e alle
fotografie.
Nell'Irlanda del Nord, ahimè, alcune
delle attrattive più interessanti sono invece lungo le strade principali e
quindi super frequentate dai tour organizzati. Come il famoso Giant's Causeway
dove arrivano ogni giorno migliaia e migliaia di persone, tanto è che è
impossibile fare una foto in un angolo dove non ci sia qualcuno presente.
Inoltre il tutto è diventato un business colossale: pensate a 5000/7000 persone
al giorno che pagano biglietti da 10/13 euro per vedere paesaggi naturali che, a
causa di una flusso così enorme di persone, hanno bisogno di essere organizzati
e regolamentati in maniera eccessiva, elemento che offre lavoro a molte persone.
Però il risultato non coincide proprio con il vivere davvero la magia di questi
luoghi naturali in maniera adeguata. Se fossi venuto con il Wanderer (cfr. il
mio camper ormai venduto sia pure ancora da consegnare ai nuovi simpatici proprietari)
mi sarei perso moltissime delle cose che ho visto, e che invece il piccolo
Winchester mi ha permesso di vedere.
Inoltre sarebbe stata ancora più
stressante la guida del camper in strade così strette, oltre a limitare in gran
parte gli stop fotografici per mancanza di spazi adeguati.
Tutto questo è importante da tenere in
considerazione nel caso vogliate venire da queste parti con un camper di certe
dimensioni.
Una classica stretta stradina irlandese
Affollamento turistico a Giant's Causeway
Cliccate sulle foto per ingrandirle ed apprezzarle
maggiormente.
Molte più foto sono nel mio spazio in Facebook.
Chi desidera visionarle mi chieda il contatto
specificando il motivo “fotografico”.
Grazie.
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