Castiglione della Pescaia è stato uno dei luoghi della mia giovinezza, frequentato durante le vacanze estive per alcuni anni.
È un bel borgo medievale arroccato sulla collina in provincia di Grosseto, nella Maremma Grossetana, in Toscana.
Ricordo che da ragazzino nel porto vidi il Surprise, la mitica barca a vela di Ambrogio Fogar con la quale, dal 1° novembre 1973 al 7 dicembre 1974, partendo e tornando da Castiglione della Pescaia, eseguì la circumnavigazione del globo in solitaria da est verso ovest.
Non solo ricordi di adolescenza a Castiglione della Pescaia: in questi giorni ho scoperto che nel cimitero di questo borgo è sepolto Italo Calvino (accanto alla moglie, la traduttrice argentina di origine ebraica Esther Judith Singer, detta Chichita) del quale, fin dai tempi del liceo, ho amato romanzi e racconti (in special modo il Barone rampante).
Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento.
Leggendo la sua biografia ho scoperto che nel febbraio 1964 Italo Calvino tornò a L'Avana (dove era nato) per sposarsi con Chichita, e in quella occasione conobbe il comandante Ernesto Che Guevara, al quale poi dedicò due pagine dopo la sua morte in Bolivia.
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