The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

8 dicembre 2011

Tarfaya e il piccolo principe

Affascinanti deserti sabbiosi e pietrosi, lagune azzurre e dune dorate si presentano ai nostri occhi lungo la strada per Tarfaya, la città del Piccolo principe. Piccolo villaggio di pescatori fondato da un mercante scozzese, si trova proprio di fronte alla Isole Canarie il cui collegamento con traghetto è stato sospeso da alcuni anni dopo l’incagliamento di una nave. Peccato, non sarebbe una brutta idea fare un salto in quelle famose isole vulcaniche raggiungibili via mare solo dalla lontana Cadice in Spagna.
Il nome di Tarfaya è legato a quello dello scrittore e pilota francese Antoine de Saint-Exupery, che qui trovò ispirazione per il suo famoso racconto Il piccolo principe, dove si narra di un pilota perdutosi nel deserto. Nel 1926 Saint-Exupery iniziò a volare il servizio postale francese tra la Francia e il Senegal e Tarfaya era una delle sue tappe. Nel 1927 venne nominato direttore della stazione di Tarfaya, dove trascorse un paio d’anni scrivendo il racconto per cui è maggiormente conosciuto. Nel 1944 Saint-Exupery sparì nei cieli della Corsica, mentre stava compiendo un volo di ricognizione lasciando ai posteri il suo piccolo racconto, il libro preferito da moltissime persone. Vicino alla spiaggia di Tarfaya è stato eretto un minuscolo monumento in sua memoria: un biplano Bréguet 14, il tipo di velivolo su cui era solito volare.
A sud di Tarfaya si entra nel Sahara Occidentale con qualche posto di blocco e qualche domanda in più da parte dell’esercito, molto presente specialmente nelle evidenti guarnigioni di Laayoune, la maggiore città di questo territorio. La regione, ricca di solfati e altre materie prime, quando nel 1975 venne  abbandonata dalla Spagna fu “occupata” dal Marocco e mantiene una condizione politica ancora non totalmente definita ed accettata dalle Nazioni Unite che qui mantengono una presenza significativa.
Una bella notizia è che il costo del gasolio, già contenuto in Marocco dove costa 0,67 euro al litro, nel Sahara Occidentale è ancora più basso: 0,47 euro al litro! Quando siamo partiti dall’Italia il prezzo da noi era 1,53 euro al litro e i giornali di questo periodo hanno già parlato di imminenti aumenti grazie alla stangata in arrivo con il nuovo governo… Povera Italia! J
Questa mattina vento abbastanza forte qui nell’aria di servizio dove ci siano fermati a pernottare, una piccola tempesta di sabbia che speriamo non disturbi il nostro procedere verso Dakhla.
Panorami lungo strada da Tan Tan Plage a Tarfaya

Dune dorate e lagune azzurre





Una voragine provocata dall’oceano


Tarfaya

Il piccolo monumento a Antoine Saint-Exupery, l’autore del Piccolo principe



Dune e oasi nei pressi di Laayoune, nel Sahara Occidentale
Per visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti

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