The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

13 novembre 2015

AAA Cercasi candidati per amicizia e condivisione tempo libero!

Vi sembrerà strano, ma quando torno a Bergamo e ci devo rimanere relativamente a lungo (cosa che mi accade spesso negli ultimi tempi…), a volte mi annoio un po’. E non solo perché ripercorrere sempre i paesaggi della città dopo un po’ mi  viene a noia, non solo perché preferisco di gran lunga restare in luoghi più naturali e meno cementati, ma anche perché in città non ho più molti amici da frequentare come un tempo.
Ebbene si: viaggiare a lungo ti porta in qualche modo a stare lontano e a non condividere più il tempo in modo assiduo con gli amici, i quali, più che giustamente, quando tu non ci sei, intrecciano nuove relazioni amichevoli che subentrano del resto a rimpiazzare il piccolo vuoto che tu hai lasciato, quantomeno nella condivisione di saltuarie passeggiate, camminate per i monti, cene o pizzate che dir si voglia, ecc. ecc.
Per non parlare del fatto che quando torni ovviamente sei tu che devi tentare di riallacciare i rapporti, o perlomeno questo è ciò che pare gli altri si aspettino sempre da te. E a volte non hai voglia perché ti sembra che questi rapporti in fondo siano sottilmente ormai a senso unico, senza un’energia biunivoca che li alimenti. Aggiungiamo inoltre gli amici che si sono accasati, pensionati (e ormai sono loro ad essere in viaggio!), fidanzati, o “prolificati” (con figli, nipoti e pronipoti compresi)  con i quali, ovviamente, tutto si deve riparametrare in base alle nuove esigenze della loro vita. Va bene, “fair enough” come dicono gli anglosassoni, giusto ed equo così.
Fatto sta, che per farla breve, per quanto mi riguarda sono aperte le candidature a tutti i nuovi, vecchi, conosciuti o sconosciuti amici e conoscenti di Bergamo e dintorni (ma non solo), con i quali si potrebbe ogni tanto passare del piacevole tempo insieme. Tenuto conto, lo sapete, che io comunque sono e rimango un vero vagabondo…!
Questa “inserzione” forse ha un tono ironico e provocatorio, ma nella sostanza le intenzioni sono serie! J Un abbraccio a tutti!




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