The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

8 giugno 2023

Beaubourg

   Il Centro nazionale d'arte e di cultura Georges Pompidou è un centro culturale multifunzionale che si trova a Parigi, in Rue Beaubourg 19. In francese è conosciuto anche semplicemente come Beaubourg, il nome del quartiere in cui si trova. Il progetto dell'edificio è opera di Renzo Piano e Richard Rogers. Il Centro nacque dalla volontà di Georges Pompidou, presidente della Repubblica francese dal 1969 al 1974, che volle creare nel cuore di Parigi un'istituzione culturale all'insegna della multidisciplinarità, interamente dedicata all'arte moderna, a cui si affiancassero anche una vasta biblioteca pubblica, un museo del design, attività musicali, cinematografiche e audio-visive. Tra le  moltissime opere io ne ho scelte alcune tra quelle di Wassily Kandinsky, Georges Braque, Marc Chagal, Paul Klee, Wilhelm Freddie, André Breton, Marcel Duchamp, Otto Dix, Joan Mirò, Frida Khalo, Balthus, Karen Appel, Arman, Peter Saul, Christo, Andy Warhol, Jackson Pollock, Le Corbusier, Pablo Picasso, Jesus Rafael Soto, Francis Bacon e Gabriel Orozco.

    Un appunto agli architetti o a chi gestisce il centro: nei tubi c’era un caldo bestiale!







































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