The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

21 giugno 2023

Le Pietre di Åle a Kåseberga

    Kåseberga è una piccola città nel comune di Ystad nella contea di Skåne. È conosciuta per le Pietre di Åle (Ales stenar in svedese), un monumento megalitico funerario risalente probabilmente al 500 d.C., ossia alla fine dell'età del ferro nordica. Il sito, in cui pare sia sepolto il capo dei vichinghi Åle, da cui origina il nome, consiste in 59 grandi massi di arenaria dal peso di circa 1,8 tonnellate ciascuno, disposti in maniera tale da formare il profilo di una barca di pietra lunga ben 67 metri.I massi non hanno un'altezza uguale o molto simile fra loro; infatti quelli situati in corrispondenza della prua sono alti circa 3,3 metri e sono di dimensione maggiore rispetto a quelli posti in corrispondenza della poppa, i quali misurano invece circa 2,5 metri. 

    Come molti altri monumenti megalitici, anche le Pietre di Åle sono state oggetto di ipotesi speculative in merito al significato. Una di queste attribuisce al sito una funzione calendariale o astronomica, in base alla controversa interpretazione della posizione dei massi, posti, secondo alcuni, in relazione ai 365 giorni dell'anno e alle 24 ore del giorno. Bob G. Lind è il principale fautore di questa teoria, la quale viene vista come pseudoscienza dagli altri studiosi. È accertato, infatti, che le pietre di prua e di poppa indicano, rispettivamente, i punti in cui il sole tramonta nel solstizio d'estate e sorge nel solstizio d'inverno.














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