The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

4 luglio 2023

Magica Marstrand

   Il plumbeo mare del Nord continua a spingere senza tregua con i suoi forti venti, le nuvole e la pioggia battente, sia pure a intermittenza. Una piacevolissima scoperta è stata ieri la piccola isola di Marstrand, situata 40 km a nord di Göteborg, sulla costa occidentale della Svezia. Si raggiunge a bordo di un ferry che parte ogni dieci minuti con un tragitto di soli tre minuti. 

   Sull'isola domina maestosa la Fortezza di Carlstens e nei dintorni attraverso sentieri rocciosi si possono fare belle passeggiate e respirare il mare del Nord. La pesca è la ricchezza principale della popolazione locale: il freddissimo mare pare sia ricco di aringhe. Il centro è carinissimo, fondato nel XIII secolo dal re di Norvegia, fu sotto l'egemonia danese durante la guerra, e, infine, nel 1658, divenne svedese. 

   È un posto così carino che persino i membri della famiglia reale pare non disdegnino di venirci. La fortezza fu usata anche come prigione e pare che solo un quinto dei prigionieri sia sopravvissuto agli inverni. Il famigerato ladro-travestito da donna Lasse-Maja ha trascorso qui ben 27 anni. All'inizio del XX secolo Marstrand era un rinomato centro per la vita balneare e sociale. 

   Fin dal medioevo Marstrand ha esercitato un'attrazione particolare, e l'ha decisamente conservata fino ai giorni nostri. Per molti secoli è stata l'aringa a fare la differenza tra ricchezza e povertà: nel XVI secolo Marstrand era la capitale europea delle aringhe e persino i lampioni di Parigi bruciavano olio di aringhe importato da Marstrand. Le opportunità di lavoro portarono molta gente e l'isola divenne famosa anche per la sua immoralità e dicono che ci fossero più di cento taverne sulla piccola isola. Quando la vita balneare divenne di moda nel XIX secolo, Marstrand iniziò una nuova era di gloria. L'isola attirava le classi superiori, desiderose di mescolarsi con i reali nei gli Hotel più prestigiosi. Oggi conta 1500 abitanti ma durante la gara Match Cup diventa la capitale della vela e attira migliaia di appassionati. 

   Io fortunatamente l’ho vista pressoché deserta in una giornata di forte (ma non gelido) vento. 

    Anche oggi vento e piogge a intermittenza: permango in sosta libera vicino ai capanni di Getskär nei pressi di Stora Höga, in attesa di una finestra meteo più favorevole, prevista per domani mattina.

    Nel link il VIDEO (1’30”): Marstrand Magic (in YouTube si può ogni volta scegliere la visione nella più alta definizione, anziché quella bassa impostata automaticamente, cliccando in alto a destra “qualità” e scegliendo “qualità dell’immagine superiore”).

https://youtu.be/7cQ8L_Kk9p4































I capanni di Getskär



Nessun commento:

Posta un commento