Finalmente le favorevoli previsioni meteo mi hanno spinto a lasciare Siracusa per raggiungere Vizzini, un borgo di 5 700 abitanti in provincia di Catania.
La cittadina si trova a 586 m s.l.m. nei pressi dell'altopiano collinare dei Monti Iblei, alle pendici del Monte Lauro che con i suoi 986 m s.l.m. delimita i confini provinciali tra i territori di Catania, Ragusa e Siracusa. La Città è compresa nell'antica regione della Val di Noto.
Ai margini è presente il borgo settecentesco di Cunziria, noto perché Giovanni Verga, originario di queste parti, vi immaginò lo svolgersi del finale della novella Cavalleria Rusticana con il duello tra compare Turiddu e il suo rivale compare Alfio.
Nel 1693 anche Vizzini subì le conseguenze devastanti del terribile terremoto che rase al suolo molti altri centri della Val di Noto. Morirono circa 2 500 persone, di cui 400 per il solo crollo della cupola della chiesa madre, mentre, ironia della sorte, erano in preghiera per scongiurare il pericolo del terremoto, di cui solo due giorni prima si erano avvertite alcune scosse di entità minore.
Come molti altri centri della Sicilia e del Mezzogiorno d'Italia, Vizzini subì una grande ondata emigratoria dopo la Seconda guerra mondiale, soprattutto verso l'Australia, la Germania e la Svizzera, passando da 20 885 agli attuali 5 700 abitanti.
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