The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

1 dicembre 2010

Come il capitano Cook

        La neve e la pioggia di questi giorni sono inesorabili. Con tanta acqua intorno mi sento come il capitano Cook, il grande navigatore e esploratore di mezzo pianeta della fine del ‘700 di cui sto leggendo un’affascinante biografia. Alla guida del Wanderer mi sento come un marinaio che regola il timone con qualche colpo di mano per tenere la barca dritta nel vento, sorridendo per la sua maneggevolezza: mi sento in armonia con questa mia barca così come dovrebbe ogni marinaio, o come un cavaliere con un bel cavallo perfettamente controllato e sensibile ad ogni minima sollecitazione.
      Dopo 20 giorni di vita a bordo del Wanderer ci sentiamo ormai a casa a tutti gli effetti: il conto alla rovescia prevede ormai solo pochi giorni alla partenza.

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