Il 1 gennaio le città sono fantasmi e anche Ragusa non ha fatto eccezione. Scrivono sia un luogo sonnecchiante ma ieri era proprio deserta, se non fosse per qualche turista italiano o straniero.
La città vecchia, Ragusa Ibla, val bene i trecento scalini, tanto è che fu un set per molti film: L’Uomo delle stelle, Divorzio all’italiana, Kaos, L’ultimo dei corleonesi e Perduto amor, per citarne alcuni. Dopo una rinvigorente passeggiata di tre ore, via verso Agrigento e la Valle dei Templi dove siamo gli unici ospiti in un grande e silenzioso parcheggio di un supermercato.
"Là dura un vento che ricordo acceso, nelle criniere dei cavalli obliqui, in corsa lungo le pianure, vento che macchia, e rode l'arenaria e il cuore, dei telamoni lugubri, riversi sopra l'erba."
Estimatori o meno di Salvatore Quasimodo, vedremo di persona nella Valle dei Templi se troveremo lugubri i grandi telamoni che sostenevano il tempio di Giove Olimpico.
Ragusa Ibla
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