The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

12 aprile 2011

Tangeri, i ricordi di un passato glorioso

Tangeri è oggi una città senza infamia e senza lode che vive nei ricordi di un passato più glorioso in cui, solo nominalmente governata dal sultano, era stata dichiarata “zona internazionale” a causa della sua posizione strategica all’ingresso del Mediterraneo. In quell’epoca, dalla metà del XIX secolo, era in realtà controllata dai diplomatici residenti di Francia, Spagna, Gran Bretagna, Portogallo, Svezia, Olanda, Belgio, Italia e Stati Uniti, una situazione che perdurò fino dal 1912 fino alla proclamazione dell’indipendenza del Marocco, quando nel 1956 Tangeri si riunì al resto del paese.
Durante il famoso periodo dell’Interzona si riversarono qui numerosi stranieri e si affermò una cultura estremamente permissiva che attirò persone di ogni genere: protagonisti del jet set internazionale, artisti, speculatori finanziari, drogati, spie, esiliati, dandy, persone che vivevano ai margini della società, conferendo alla città una pessima reputazione.
Alla fine di quel periodo Tangeri conobbe un declino trasformandosi in uno squallido porto dove la criminalità regnava sovrana.
Negli ultimi dieci anni il re Mohammed VI ha dato inizio alla nuova rinascita di questa città che tuttavia non ha molto per attrarre i viaggiatori: la medina non ha scorci fotografici interessanti e per chi ha poco tempo a disposizione Tangeri non rientra giustamente negli itinerari consigliati.
Noi abbiamo apprezzato di più i panorami di Cap Spartel, a 14 km dalla città, l’estremità nord-occidentale della costa atlantica dell’Africa, l’incantevole Plage Robinson e le curiose Grottes d’Hercule, secondo il mito, l’antica dimora di Ercole.


Il Camping Miramonte di Tangeri, pur situato in una bella posizione
è troppo costoso per i servizi che offre
Il mercato del pesce

Albero monumentale nei Giardini Mendoubia

I colori del porto

Plage Robinson a Cape Spartel

 
Le Grottes D'Hercules e la famosa forma dell'Africa

 
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