The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

24 agosto 2011

Riflessioni per itineranti

Ci piace capire, se possibile, anche se il pianeta Terra e gli esseri umani non sono stati programmati per essere sempre comprensibili. Tuttavia, poiché crediamo che esistano sempre un motivo e una causa per ogni cosa, anche se non si comprendono, ci chiediamo quali pensieri attraversino il cervello di un dirigente di centro commerciale di Toledo che permette il parcheggio notturno, e quindi il pernottamento, a un autocaravan nei propri spazi, e quali siano i pensieri di un dirigente di un centro commerciale di Madrid che alle due della notte invia personale di sicurezza ad informare che il pernottamento non è possibile, senza peraltro mettere alcuna segnalazione scritta che avvisi prima ed eviti di essere spiacevolmente svegliati.
Niente di nuovo ovviamente. Ci è successo già in Italia, in Francia ed anche in Marocco. Forse è la paura di concedere spazi a decine, o centinaia di mezzi viaggianti che si possono accampare la notte o per giornate intere? Ridicolo. I lori diritti di proprietà e di scelte potrebbero essere tutelati e messi in atto in ogni momento, senza farli valere sul singolo viaggiatore straniero in sosta per una notte.
Qualcuno, se ha qualche idea, ce lo può spiegare?
Forse la cattiva reputazione legata al nomadismo, alla vita itinerante, continua ad evocare parole come rom, zingari, gitani, con tutto quello che ne consegue.
Vivere da Gentleman Gipsy in questo mondo non è sempre facile.

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